Coronavirus, oltre 43mila persone sono state contagiate sul lavoro
Lo comunicano i dati dell’Inail, che ha ricevuto 43.399 denunce di contagi sul lavoro tra la fine di febbraio e il 15 maggio. Dopo una prima riapertura lo scorso 4 maggio i casi registrati (sempre fino a metà mese) sono stati circa 6mila. L’Inail comunica anche che le infezioni con esito mortale dal 4 al 15 maggio sono state 171.
by Annalisa GirardiOltre 43 mila persone hanno contratto il coronavirus sul lavoro: questa è la fotografia che emerge dai dati dell'Inail, che ha ricevuto 43.399 denunce di contagi tra la fine di febbraio e il 15 maggio. Dopo una prima riapertura lo scorso 4 maggio i casi registrati (sempre fino a metà mese) sono stati circa 6mila. L'Inail comunica anche che le infezioni con esito mortale dal 4 al 15 maggio sono state 171, cioè 42 in più rispetto al monitoraggio precedente. Circa la metà dei decessi riguarda il personale sanitario: i tecnici della salute e i medici sono infatti le categorie più colpite dalla pandemia.
Per settore sanitario e di assistenza sociale si intendono le professioni legate agli ospedali, case di cura e case di riposo. Il 72,8% delle denunce totali e il 32,3% dei casi mortali riguarda proprio la sanità. A seguire, tra le altre attività più colpite, c'è quella dell'amministrazione pubblica, con il 9,2% delle denunce registrate.
La Consulenza statistico attuariale dell'Inail ha redatto un rapporto sui contagi sul lavoro da Covid-19, da cui risulta che l'età media dei lavoratori che hanno contratto l'infezione è di 47 anni sia per gli uomini che per le donne: tuttavia per i casi mortali sale a 58 anni per le lavoratrici e 59 per i loro colleghi maschi. Il 70,8% dei decessi si concentra infatti nella fascia tra i 50 e i 64 anni, mentre il 19,3% riguarda gli over 64.I contagi sul posto di lavoro riguardano in prevalenza le donne: il 71,7% dei contagi colpisce infatti le lavoratrici contro il 28,3% dei lavoratori. Le percentuali però si invertono quando si parla di casi mortali. Infatti l'82,5% dei decessi è di pazienti uomini.
Il report indaga anche la geografia dei contagi sul lavoro. La maggior parte delle infezioni sono state contratte nel Nod-Ovest. Oltre la metà, precisamente il 55,2%, delle denunce all'Inail arriva infatti dalle Regioni settentrionali, così come il 57,9% dei casi mortali. Il primato, con più di un contagio di origine professionale su tre (precisamente il 34,9%) e il 43,9% dei decessi si registra nella Regione Lombardia.