Scuola, fumata bianca per le cattedre
Intesa raggiunta nella maggioranza sul concorso per i precari che insegnano negli istituti italiani da almeno tre anni
by Giacomo GaleazziLa scuola riaprirà con le cattedre assegnate. Intesa raggiunta nella maggioranza sul concorso per i precari che da almeno tre anni insegnano nelle scuole italiane. Le prove si terranno dopo l'estate, con conseguente immissione in ruolo dei primi vincitori a decorrere dal 1° settembre 2021. Per il prossimo anno scolastico, i docenti saranno assunti con contratto a tempo determinato sulla base delle graduatorie provinciali che verranno riaperte e contestualmente aggiornate, secondo l’emendamento approvato in commissione. Dopo un lungo braccio di ferro e la mediazione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte è arrivata la fumata bianca che consentirà agli istituti di colmare i vuoti nei loro organici. Un passaggio indispensabile per garantire la regolare ripresa delle lezioni a settembre e per superare uno stallo che danneggia il funzionamento del sistema scolastico. Da settimane il ministero dell’Istruzione era per questo al centro delle polemiche.
Conversione in legge
Ai vincitori del concorso assunti a settembre 2021 sarà garantita la retrodatazione giuridica della nomina a settembre 2020. Si tratta di più di 16.000 insegnanti che verranno regolarmente assunti a tempo indeterminato dopo una vera prova concorsuale idonea a garantirne il merito. Il prossimo passo sarà in Aula per concludere l'iter al Senato e procedere alla conversione definitiva in legge del decreto con il passaggio alla Camera.
In commissione
Accordo, quindi, sulle modifiche al decreto sulla scuola. E' stato presentato l'emendamento a firma del relatore al dl, che sarà messo ai voti in commissione al Senato questa mattina e che sintetizza l'accordo sul concorso straordinario per i precari. Il concorso con la prova scritta si terrà nel corso dell'anno scolastico 2020-2021 e prevede quesiti a risposta aperta. Rispetto alla prima formulazione respinta da Pd e Leu scompare la precisazione del numero dei quesiti. Sul concorso per i precari della scuola "è stato trovato un nuovo accordo, è stato aggiustato e limato l'accordo raggiunto nei giorni scorsi con il premier Conte. E' un accordo accettabile e raggiunto faticosamente ma laboriosamente: c'è stata la volontà di trovare una intesa per il bene del Paese che tiene conto delle competenze dei docenti ma anche della loro esperienza. E' prevista una prova scritta che garantisca la professionalità e un colloquio di inglese oltre a delle competenze specifiche per il sostegno", commenta la senatrice del Pd Vanna Iori sull’intesa raggiunta in maggioranza.
Reazioni
"Non è soddisfacente al 100% ma è un passo in avanti", dice la senatrice di Leu Loredana De Petris confermando il sì all'emendamento sul concorso per i precari della scuola presentato in commissione a Palazzo Madama, e su cui c'è dunque l'intesa all'interno della maggioranza, e che sarà messo ai voti in mattinata. L'accordo, però ,non convince Francesco Verducci (Pd) che ha presentato 3 subemendamenti perché, spiega, "la norma non assicura il gusto percorso per la stabilizzazione dei precari". Esulta la capogruppo del Movimento 5 stelle in commissione Istruzione al Senato, Bianca Laura Granato: "Dopo un lavoro intenso in commissione Istruzione abbiamo tradotto in un emendamento l'accordo sul concorso per i precari della scuola raggiunto tra le forze di maggioranza con la mediazione del presidente Conte". E prosegue: “Abbiamo garantito un punto su tutti, fondamentale per il Movimento 5 stelle e cioè la selezione del personale docente con tre annualita' di servizio avverrà tramite un concorso che prevede il superamento di una regolare prova scritta a seguito della quale i docenti risultati idonei verranno inseriti in una graduatoria di merito. Il reclutamento avrà luogo grazie anche alla valorizzazione dei titoli culturali e di servizio”.
Graduatorie
Protesta il senatore Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura a palazzo Madama e responsabile Istruzione della Lega: "Il ripensamento non c'è stato. L'emendamento della relatrice in commissione Cultura del Senato sul concorso straordinario conferma che il governo non ha alcuna intenzione di tenere conto dell'emergenza epidemiologica, la quale consiglierebbe di puntare sul rafforzamento e la stabilizzazione dell'organico docenti”. E aggiunge "se troverà conferma, come sembra, la marcia indietro di Pd e Leu, nuovamente appiattiti sulle posizioni dei 5 Stelle, il prossimo anno scolastico partirà con zero assunzioni a tempo indeterminato; anzi, 30 mila precari in più a seguito dei pensionamenti, che porteranno il totale dei supplenti a 200 mila". E cioè. secondo il Carroccio, "Il contrario dell'impegno su nostra sollecitazione preso nelle ultime settimane, a parole, da esponenti della quasi totalità delle forze politiche di garantire tutti gli insegnanti titolari in cattedra il prossimo settembre, per affrontare con la dovuta efficacia la crisi pandemica, a partire dalla necessità di sdoppiare le classi per consentire i distanziamenti. Fa rabbia pensare che la soluzione ci sarebbe e sta nella nostra proposta di assunzione da graduatorie, già utilizzata per le graduatorie ad esaurimento”.