Milano, l’assessore Maran compie 40 anni e chiede in regalo panchine per la città
Dieci panchine da regalare alla città. Questo ciò che l’assessore all’Urbanistica di Milano Pierfrancesco Maran, che oggi compie 40 anni, ha chiesto ai propri amici e fan di Facebook. “Mi piacerebbe usare quest’occasione per lasciare qualcosa alla nostra città, per far crescere quello che è un simbolo della socialità che dobbiamo ritrovare”. Un profilo dell’assessore, nelle istituzioni milanesi da oltre 20 anni.
by Francesco LoiaconoL'assessore all'Urbanistica di Milano, Pierfrancesco Maran, ha compiuto oggi 40 anni e ha deciso di farsi un regalo particolare. Approfittando della funzione di Facebook che consente ai propri amici di effettuare donazioni per una causa specifica, ha chiesto a tutti i suoi fan un contributo per acquistare delle panchine da donare poi alla città. "Avrei voluto festeggiare in modo diverso, come tutti noi, ma son vietati assembramenti quindi niente festa – ha scritto l'assessore sulla propria pagina social -. Mi piacerebbe però usare quest'occasione per lasciare qualcosa alla nostra città, per far crescere quello che è un simbolo della socialità che dobbiamo ritrovare: la panchina".
La carriera politica di Maran è iniziata nel 1999
Il costo di ciascuna panchina è di circa 200 euro. Finora l'assessore, che ha spiegato che rendiconterà tutte le spese e che lui stesso contribuirà in parte all'acquisto degli arredi urbani, ha raccolto oltre 1300 euro su un totale di 2000, che è l'obiettivo che si è prefissato: vuol dire che, grazie all'iniziativa di Maran, dieci nuove panchine verdi saranno donate alla città. "Vorrei posizionarle vicino a delle scuole", ha detto l'assessore, che in occasione di un traguardo importante come il 40esimo compleanno ha raccontato un po' di sé: "Più di metà di questi anni li ho passati nelle istituzioni milanesi, son stato eletto per la prima volta consigliere di zona nel giugno '99". Maran, già assessore (alla Mobilità) durante la giunta Pisapia, è stato eletto consigliere comunale nel 2006, entrando così per la prima volta a Palazzo Marino. Tutta la carriera politica di Maran si è snodata nella sinistra "dem", prima con i Ds e poi col Pd.
Il no ai corruttori "romani"
Figura molto in vista nel panorama politico cittadino, tanto da essere indicato da rumors come il possibile successore di Beppe Sala a Palazzo Marino in caso di mancata ricandidatura dell'attuale sindaco, il nome di Maran divenne molto noto anche oltre i confini milanesi nel giugno del 2018, quando nell'ambito dello scandalo legato al nuovo stadio della Roma (e della relativa inchiesta "Rinascimento") l'assessore oppose un netto rifiuto alla presunta cricca di corruttori: "Amico mio no! – disse Maran ai suoi interlocutori secondo quanto da loro stessi riportato e finito agli atti – Cioè qua funziona così…qua se tu mi dici che la cosa la riesci a fare è perché la puoi fare, a me non mi prendi per culo perché io non ti faccio prendere …io non voglio essere … non voglio prendere per culo chi mi ha votato". Adesso l'iniziativa delle panchine in regalo alla città: un bel gesto, certo condito a voler essere sospettosi da un pizzico di "personal branding". Ma anche in questo, Maran dimostra di poter essere un degno successore di Sala.