FCA, detenuti al lavoro per produrre mascherine chirurgiche

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FCA conferma la sua vocazione per il sociale, mettendosi al servizio del Paese in un momento estremamente delicato per l’emergenza coronavirus.

È partito il progetto #Ricuciamo realizzato dal Ministero della Giustizia e dal Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19 Arcuri. Con il supporto di Boston Consulting Group, FCA – Comau, ItaliaCamp e Manpower. Grazie a questa iniziativa 320 detenuti degli istituti penitenziari di Bollate (MI), Rebibbia (RM) e Salerno produrranno mascherine chirurgiche per la nazione per combattere il Coronavirus.

Mascherine di cui il Paese ha tanto bisogno mentre i detenuti potranno partecipare ad un importante progetto di inclusione lavorativa.

I detenuti produrranno 800.000 mascherine al giorno

I detenuti sono già al lavoro visto che le prime 2 macchine industriali delle 8 previste sono arrivate presso la Casa di Reclusione di Milano – Carcere di Bollate. Si prevede che inizialmente saranno prodotti 400.000 dispositivi di protezione individuale al giorno. Mentre quando si arriverà a lavorare a pieno regime si produrranno 800.000 mascherine al giorno.

Il progetto mira in primis all’autosufficienza, ossia le prime mascherine prodotte nelle case circondariali saranno destinate ai detenuti e al personale carcerario. L’eccedenza, invece, sarà affidata al Commissario Straordinario per la distribuzione sul territorio nazionale.

#Ricuciamo è un progetto che ha una grande valenza sociale

Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria da covid-19, FCA (MILFCA) e Comau si sono fortemente impegnate con molteplici iniziative su più fronti a sostegno del Commissario Straordinario e di altre organizzazioni italiane e internazionali. Questa volta si sono prestate a realizzare questo importante progetto. Un progetto che ha anche una grande valenza sociale, ha sottolineato Pietro Gorlier, COO della Regione EMEA di FCA.

FCA è stata nell’ultimo periodo al centro dell’attenzione mediatica per la richiesta di finanziamenti con garanzia SACE, che secondo molti non le spetterebbero in quanto la società ha deciso di spostare la sede in Olanda.

Sulla questione è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ricordando che FCA dà lavoro a molte persone in Italia.