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Germania, a caccia dell’erede di Vettel

In Germania molti addetti ai lavori sono preoccupati a riguardo di una mancanza di ricambio generazionale tra i piloti, con un possibile vuoto nel dopo-Vettel

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La Germania è legata alla Formula 1 attuale da tre nodi, dei quali due potrebbero sciogliersi, mentre uno sarà l’unico a resistere. E a proposito di nodi, la velocità con la quale la barca dell’automobilismo tedesco sta andando a sbattere contro gli scogli del coronavirus è piuttosto alta. Il DTM, il campionato automobilistico tedesco più celebre a livello internazionale, è talmente in crisi in vista del 2021 da non conoscere per ora nemmeno se potrà sopravvivere. Un tempo frequentata da Mercedes, Audi e Bmw, con una griglia sufficiente a fornire lo spettacolo, è stata abbandonata prima da Mercedes, e alla fine di quest’anno se ne andranno pure quelli di Ingolstadt. Bmw ha il cerino in mano e un monomarca non sarebbe nelle sue corde.

Per la F1 il nodo indissolubile è quello della storia: nel campionato la Germania ha contraddistinto in modo spettacolare gli anni a cavallo del nuovo millennio, grazie a Schumacher, a Vettel, a Rosberg e a una sequenza di piloti affermati pur non vincenti (Heidfeld, Glock, Hulkenberg) ma vanno ricordate anche le vittorie Mercedes (pure negli anni ’50) e la presenza fissa di circuiti come il Nurburgring e Hockenheim. I nodi attuali sono Sebastian Vettel e Mercedes: il futuro potrebbe portare a un clamoroso matrimonio o addirittura a un clamoroso doppio ritiro: entrambe le voci sono state abbondantemente riportate.

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Chi sarà dunque la nuova stella dopo Vettel? Deutsche Welle riporta le parole di Timo Glock: “Noi tedeschi abbiamo tifato Vettel in rosso, sperando diventasse campione di F1. Per noi era un sogno. Sarà un dramma per la Germania sportiva se dopo di lui non arriveranno altri piloti tedeschi“. Gerd Ennser, membro della DMSB (l’associazione tedesca dell’automobilismo sportivo), ha dichiarato a corredo che “sarebbe un peccato vedere la Formula 1 senza un campione tedesco. Sebastian Vettel ha tanti tifosi di lungo corso. Dobbiamo solo aspettare e vedere cosa accadrà in futuro“. L’ex pilota Manuel Reuter denuncia una mancanza di investimenti locali: “In comparazione con il resto del mondo, è da qualche anno che la Germania non investe sui talenti e in generale sulla Formula 1 visto che manca anche il Gran Premio“. Sull’investimento per i piloti, la Germania sta vivendo lo stessa situazione ‘denunciata’ più volte in Italia e in Francia, nazioni passate dall’avere una larga presenza in griglia ad anni di vuoto totale.

Secondo Reuter i talenti per sostituire Vettel nell’immaginario dei tifosi di F1 ci sarebbero: “Maximilian Günther, David Beckmann o Pascal Wehrlein“. Ma a questi candidati mancherebbero i fondi e dei legami più approfonditi con i team del mondiale. Ennser, Glock e pure il papà di Sebastian Vettel (Norbert) sono concordi: “oggi le serie minori costano troppo ed è difficile salire la china“. L’unica opzione possibile diventa l’affiliazione ai programmi giovanili delle scuderie: una strada che ha intrapreso Mick Schumacher, forse attualmente l’unico con una chance. Mentre attualmente Red Bull, McLaren e Renault non hanno piloti tedeschi tra i loro giovani dei rispettivi programmi junior.