Come cambieranno gli spazi in cui
viviamo: RIVEDI qui l'incontro sul tema
by Laura PerinaNel giro di poche settimane si sono avviati processi di cambiamento, destinati a durare sul medio-lungo periodo, che ci costringono a ripensare le nostre città e il modo in cui ne percepiamo spazi e funzioni. Dovremo adattare le nostre case per trasformarle in luoghi di lavoro? Allargare i marciapiedi per mantenere le distanze? Quale sarà il ruolo dei parchi urbani e dell'ambiente rurale? Vorremo vivere ancora negli spazi sovraffollati delle nostre metropoli?
«Come cambiano case e città, il futuro post-Covid» è il tema sul quale si confronteranno oggi, mercoledì 27 maggio, in diretta sul nostro sito www.larena.it, l'assessore all'urbanistica Ilaria Segala, il presidente dell'Ordine degli architetti Amedeo Margotto, il presidente dell'Ordine degli ingegneri Andrea Falsirollo e il presidente dell'Ance Carlo Trestini.
La tavola rotonda digitale, con inizio alle 15.30, sarà moderata da Maurizio Battista, caporedattore del nostro quotidiano. Il resoconto sarà poi pubblicato su L'Arena e il dibattito andrà in onda su Telearena. Pensare a come saranno i centri urbani dopo il Coronavirus non è facile. Le case, che non abbiamo mai frequentato tanto come nei giorni del lockdown, richiederanno di essere sempre più connesse, digitali e confortevoli per far fronte alle esigenze di studio e lavoro delle famiglie.
Anche gli uffici, le piazze, i centri culturali e i luoghi di aggregazione ad alta densità non saranno più gli stessi dopo la pandemia, dovranno prevedere la distanza sociale utile a non alimentare la diffusione di altri virus pur continuando a garantire vitalità e socialità. Arriveranno il 5G e le opportunità dell'Ecobonus, ma se le abitudini e le necessità delle persone si trasformano, mutano anche gli spazi e viceversa. Perciò per gli amministratori locali, i progettisti, gli architetti e gli urbanisti la sfida è quella di indirizzare tali cambiamenti per migliorare l'ambiente e la qualità della vita dei cittadini. •