Hong Kong, polizia spara proiettili urticanti: 180 arresti

Per disperdere la folla che protesta contro legge su sicurezza

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Roma, 27 mag. (askanews) – La polizia di Hong Kong ha sparato proiettili urticanti per disperdere la folla in movimento verso il parlamento, per protestare contro la nuova legge sulla sicurezza nel paese. Numerose decine di persone sono state arrestate: secondo alcuni organi di stampa, le persone fermate sarebbero almeno 180.

La polizia antisommossa era stata dispiegata attorno all’edificio del Parlamento di Hong Kong dopo che gli attivisti per la democrazia hanno lanciato l’appello a manifestare contro il disegno di legge che mira a penalizzare il mancato rispetto dell’inno cinese e punirlo con ammende e fino a tre anni di prigione.

Le manifestazioni pro-democrazia sono riprese alla fine della scorsa settimana nel territorio semiautonomo, in occasione della bozza di legge sulla sicurezza nazionale che mira a bloccare attività secessioniste, sovversive e terroristiche. Legge che secondo i critici mira a silenziare gli attivisti dell’ex colonia britannica.

“Il nostro movimento farà tutto il possibile per opporsi alla Legge sulla sicurezza nazionale che la Cina vuole imporci, anche a rischio della nostra sicurezza personale. Non importa quanti abitanti di Hong Kong andranno in prigione, né quanti anni dovrò passare io stesso in carcere. Non abbiamo più tempo e dobbiamo continuare la nostra lotta, sia a livello locale che globale”, aveva spiegato lunedì uno dei leader delle proteste di Hong Kong, Joshua Wong, in un’intervista al Giornale Radio Rai, auspicando una rinuncia dell’Italia alla Via della Seta.

“L’Italia è una delle maggiori economie europee che aderiscono alla via della Seta. Non è detto che la Cina rispetterà gli impegni commerciali presi, ma non credo che l’Italia rinuncerà a questo progetto per gli errori della Cina, anche se sarebbe auspicabile” aveva detto Wong.