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Istat: per il virus “crollo senza precedenti” del fatturato dei servizi. Ristorazione, è un disastro (-24,8%)

Il lockdown di marzo ha ridotto ai minimi termini l’attività economica del primo trimestre 2020 del settore dei servizi, a cominciare da hotel e ristorazione. Per l’Istat è come ai tempi della crisi del 2008

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Non giunge come una sorpresa, ma certo vedere questi numeri fa spavento. Secondo l’Istat, che oggi ha pubblicato i dati sull’andamento economico del settore dei servizi nel primo trimestre del 2020, tra gennaio e marzo si stima che l'indice destagionalizzato del fatturato dei servizi sia diminuito del 6,2% rispetto al trimestre precedente, mentre l'indice generale grezzo registra una diminuzione, in termini tendenziali, del 7,2%. Per le attività di alloggio e ristorazione nel primo trimestre la riduzione è del 24,8% su quello precedente. L'indice del fatturato registra variazioni congiunturali negative in tutti i settori, con cali contenuti per i servizi di informazione e comunicazione (-0,9%). Su base tendenziale per i servizi di alloggio e ristorazione il calo del fatturato è del 24,1%.

Il calo del fatturato dei servizi nel primo trimestre del 2020 è "senza precedenti", scrive l'Istat nel suo commento al dato diffuso oggi, sottolineando che le serie storiche hanno inizio nel 2001. "Nel primo trimestre 2020 - si legge - le condizioni della domanda e le misure di contenimento dell'epidemia di COVID-19 determinano una forte diminuzione del fatturato delle imprese dei servizi. La flessione ha raggiunto, su base tendenziale, valori simili a quelli registrati durante la crisi del 2008-2009, mentre il calo congiunturale non ha precedenti (le serie storiche disponibili hanno inizio nel 2001). I cali del fatturato hanno colpito in misura diversa i principali comparti, risultando particolarmente marcate in quelle attività maggiormente interessate dai provvedimenti di chiusura per il contenimento dell'emergenza sanitaria, quali quelle legate alla filiera del turismo".

In dettaglio, a livello congiunturale le variazioni sono negative in tutti i settori. In particolare si registra una diminuzione del 24,8% per le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, del 6,4% per il trasporto e magazzinaggio, del 6,0% per il commercio all'ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli, e del 2% per le agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese. Notevolmente più contenute risultano le flessioni nei settori dei servizi di informazione e comunicazione (-0,9%) e delle attività professionali, scientifiche e tecniche (-0,4%). A livello tendenziale, invece, le attività dei servizi di alloggio e ristorazione registrano un -24,1%, il Commercio all'ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli il -7,8%; il Trasporto e magazzinaggio -5,3%. Le variazioni negative sono più contenute per le Agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese (-2,8%), le Attività professionali, scientifiche e tecniche (-2,6%) e per i Servizi di informazione e comunicazione (-2,4%).