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Foto di Massimo Paolone / LaPresse

Giovani difensori: Marash Kumbulla

Una delle più grandi sorprese di questa Serie A.

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Questo articolo è uscito originariamente in inglese per il blog di Wyscout. Lo trovate a questo link.

 

Solo due difensori che non hanno ancora compiuto 21 anni hanno giocato con continuità in Serie A: Matthijs de Ligt e Marash Kumbulla. Se il primo era scontato trovasse spazio nella formazione titolare dopo una stagione eccezionale con l’Ajax e i soldi investiti dalla Juventus, il secondo è una delle sorprese più improbabili di questo campionato, avendo collezionato appena una presenza tra i professionisti prima dell’inizio della stagione 2019/20.

 

Ivan Juric invece ha dato fiducia a Kumbulla fin dalla prima giornata di campionato contro il Bologna, affidandogli il ruolo di centrale nel sua difesa a 3. Invece di farsi intimorire dalla mancanza di esperienza del giovane prodotto del vivaio veronese, l’allenatore si è affidato alle qualità del suo giocatore, che lo rendono particolarmente adatto al gioco aggressivo che aveva in mente per la sua squadra, che prevede marcature ad uomo e grande intensità in fase difensiva. Pur avendo appena 20 anni, Kumbulla ha infatti le qualità per esprimersi al meglio in un contesto del genere: un fisico forte e un buon senso per l’anticipo. Tra i difensori del Verona, Juric ha affidato a lui il compito di essere più aggressivo, invitandolo a cercare il duello individuale con l’avversario anche in zone avanzate di campo (Kumbulla ne gioca quasi il doppio dei colleghi di reparto), fondamentale in cui sembra avere delle doti naturali. Grazie ad una posizione del corpo spesso impeccabile con cui riesce a manipolare gli avversari, Kumbulla regge bene nell’uno contro uno ed è molto abile nei duelli aerei.

 

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Pur avendo diversi limiti, Kumbulla è un difensore ambizioso e istintivo, qualità che gli hanno permesso di affrontare con serenità un campionato difficile come la Serie A. Nella vittoria contro la Juventus, ad esempio, è stato uno dei migliori in campo, fermando un avversario pericoloso come Douglas Costa. Una prestazione di livello contro una grande squadra sottolineata anche dal suo allenatore: «È stato strepitoso, a livello tecnico e fisico. Una prova di grande livello» ha detto Juric dopo quella partita. Al momento della sospensione del campionato, il Verona aveva una delle migliori difese del campionato e stava lottando per un posto in Europa, traguardi impensabili ad inizio stagione.

 

La giovane età e il trovarsi a suo agio nel difendere in avanti hanno fatto di Kumbulla uno dei difensori più ambiti sul mercato. Il costo del suo cartellino è schizzato rapidamente sopra i 20 milioni di euro e su di lui è forte l’interesse di Fiorentina, Lazio e Inter, non a caso tutte squadre che si schierano con una difesa a tre.

 

Ovviamente Kumbulla non è privo di difetti. Dopo aver iniziato al centro della difesa, nelle ultime partite Juric lo ha spostato sulla sinistra, lasciando il centro al compagno Gunter, ritenuto forse più affidabile in una posizione in cui ogni sbavatura può costare cara. Il suo gioco aggressivo e portato a difendere in avanti non è infatti esente da rischi. Al contrario in fase di costruzione Kumbulla è ancora molto conservativo, non ama prendersi particolari responsabilità quando si tratta di far avanzare il gioco, anche perché nel sistema di Juric la costruzione da basso non è particolarmente complessa e viene affidata più agli esterni e ai centrocampisti. Ha dimostrato comunque di essere abbastanza sicuro con la palla tra i piedi, anche se bisognerà vedere quanto potrà migliorare in una squadra che richiede maggiore coinvolgimento dei suoi difensori. 

 

Non è l’unica domanda intorno al possibile sviluppo di Kumbulla. Il sistema difensivo praticamente a uomo del Verona sembra fatto per esaltarne le qualità e nasconderne i difetti. Kumbulla è un difensore lento, macchinoso soprattutto nei primi passi, e questo potrebbe metterlo in difficoltà in una squadra che preferisce difendere in linea, magari in una zona avanzata di campo. Juric inoltre non gli chiede particolari letture, chiedendogli soprattutto di aggredire l’uomo nella sua zona. Non è facile sapere come potrebbe reagire davanti a richieste più sofisticate, come ad esempio scegliere quando uscire sull’avversario o quando invece tenere compatta la linea difensiva.

 

Alla prima stagione tra i professionisti, sarebbe assurdo non ci fossero dubbi riguardo al potenziale di Kumbulla. Tuttavia l’aggressività e l’istinto nell’uno contro uno messo in evidenza con la maglia del Verona non possono essere ignorati: le sbavature possono essere limate con la crescita e il lavoro, ma è invece difficile trovare difensori con la confidenza necessaria per passare dal campionato Primavera alla lotta per le prime posizioni in Serie A così velocemente.