Per capire cosa farà la Borsa, tieni d’occhio questo indice
by Lorenzo MasiniSolamente i titoli bancari potranno spingere al rialzo Piazza Affari. La Borsa italiana è legata a doppio filo all’andamento delle azioni bancarie che infarciscono il listino milanese. Quindi, per capire cosa farà la Borsa, tieni d’occhio questo indice
Per capire cosa farà la Borsa, tieni d’occhio questo indice
In Piazza Affari le banche hanno un peso preponderante (come del resto nel tessuto economico e sociale italiano). Sul paniere principale, quello delle 40 società a maggiore capitalizzazione, se ne contano ben 9. Quasi un quarto in termini numerici, ma di più in termini di capitalizzazione. Non è pensabile che la Borsa di Milano possa salire senza l’apporto di questi titoli. E se i bancari non vengono comprati dagli investitori istituzionali ogni velleità di rialzo per la nostra Borsa sarà estemporanea.
L’indice Ftse Italia Banche dovrebbe essere costantemente monitorato per chi vuole investire sul nostro listino. I rialzi o ribassi del listino milanese passano da quell’indice. I prezzi dell’Ftse Italia Banche si sono dimezzati tra il 19 febbraio e il 16 marzo. E sempre da marzo si muovono tra 5400 e 6000 punti. Finché i prezzi non usciranno da questa fascia difficilmente Piazza Affari riuscirà a salire.
I destini di Unicredit e Intesa pesano sulla Borsa di Milano
Unicredit e Intesa Sanpaolo sono i due titoli bancari a maggiore capitalizzazione e tra le azioni più trattate in Borsa a Milano. Il loro movimento condiziona l’intero listino.
Unicredit nella seconda settimana di maggio ha toccato il minimo storico a 6 euro, ma da qualche seduta le quotazioni hanno ripresa un po’ di forza. Per un nuovo trend rialzista è importante che i prezzi chiudano una settimana oltre la soglia dei 7,5 euro. Obiettivo possibile anche in questa settimana, poiché attualmente quotano poco sopra i 7 euro. Una chiusura settimanale sopra 7,5 euro aprirà la strada verso i 9,5 euro, livello al quale chiuderà il gap aperto dai prezzi nella seduta del 9 marzo.
L’altro big bancario di Milano è Intesa Sanpaolo che da inizio crisi non ha subito migliore sorte di Unicredit. Da due mesi i prezzi si muovono all’interno della stretta fascia compresa tra 1,3 euro e 1,5 euro. Per una nuova fase rialzista è necessario che i prezzi abbiamo una chiusura settimanale oltre 1,6 euro. Questo porterà l’azione a salire fino a 1,9 euro, livello a cui chiuderà un gap aperto nella seduta del 9 marzo.
E molto probabile che entrambi i titoli si muovano al rialzo quasi contemporaneamente. Il motivo è semplice, gli investitori istituzionali quando torneranno a comprare, riverseranno gli acquisti sulle entrambe le azioni, oltre che su qualche altro bancario.