Sconfinare fa rima con vacanza
by Nicola SantulliLa fatidica data del 3 giugno si sta avvicinando e sconfinare fa rima con vacanza. Non appena si avrà il lasciapassare per uscire dalla propria regione di appartenenza si metterà in moto il popolo dei vacanzieri. Quest’ultimi hanno dovuto rinunciare già a Pasqua, Festa della Liberazione, 1 maggio e in ultimo al 2 giugno, date che segnano non solo la mobilità turistica interna ma anche gli arrivi dall’estero. Proprio da Oltrealpe dal 3 giugno sarà possibile giungere in Italia dai Paesi Ue. Si ritorna alla normalità ma sempre rispettando le misure di distanziamento sociale e indossando la mascherina.
Cosa succederà dopo il 3 giugno
Nel mese di giugno molte famiglie preferiscono fare le vacanze estive perché i prezzi sono più accessibili. In media sono 7 milioni di italiani che trascorrono un breve periodo fuori di casa. Quest’anno il periodo di giugno riveste un rilevante impatto economico ed occupazionale sul turismo duramente colpito dall’emergenza coronavirus. Si capirà da subito quanta voglia c’è di andare in vacanza e per quanto tempo.
L’incognita stranieri
La vera incognita è rappresentata dall’afflusso di stranieri. Quanti turisti provenienti da altri Stati saranno disponibili a trascorrere un periodo di vacanza sulle nostre spiagge e al fresco dei monti? Coldiretti ha sondato il terreno, ripone fiducia nel cittadino italiano: una fetta di turismo del 40% italiano che prima sceglieva di fare le vacanze all’estero. Rimanendo in Italia potrebbe dare sollievo all’intero comparto turistico.
Se così fosse ci sarebbe una boccata di ossigeno per il martoriato settore turistico visto che sconta l’assenza in tre mesi di circa 80 milioni di turisti in meno.
La spesa turistica azzerata
Tra marzo e maggio la spesa turistica si è azzerata con una perdita stimata dalla Coldiretti in quasi 20 miliardi di euro calcolando tutto l’indotto. Con il Decreto Rilancio il Governo ha voluto incentivare la permanenza in Italia dando un bonus vacanze alle famiglie che rientrano in determinati requisiti reddituali. Molti sono incerti sulla reale bontà dell’iniziativa. Il contribuente va in vacanza risparmiando immediatamente l’80% della spesa e il 20% da detrarre nella dichiarazione dei redditi del 2021. Dall’altro canto ci sono le aziende che dovrebbero fare lo sconto senza incassare subito i soldi per poi recuperarli in futuro con il credito di imposta. Sconfinare fa rima con vacanza ma a quale costo molti turisti si chiedono per la paura di vedere rialzare i prezzi.