Boccia e la riapertura delle Regioni: “Se l’Italia sarà a basso rischio il 3 si rimette in cammino”. Crimi invita alla prudenza

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A cavallo tra fase 2 e una ipotetica “fase 3”, si continua a parlare di quando gli italiani avranno ulteriori concessioni.

Come quella di riprendere a transitare tra una regione e un’altra.

In tal senso, ieri è avvenuto un incontro tra il ministro per gli affari regionali Boccia e il governatore lombardo Fontana.

Un incontro “utile e positivo” cui hanno fatto seguito le parole di Boccia in serata: “Prima del 3 giugno è prevista una valutazione dei dati del monitoraggio che farà il ministro Speranza, che ha preso sempre decisioni che non sono mai state semplici e oggi lo sono ancora di meno. Valuteremo tra giovedì e venerdì. C’è un sistema condiviso dalle regioni, che trasmettono ogni giorni tanti dati. Se l’Italia sarà tutta a basso rischio il 3 si rimette in cammino anche perché c’è l’idea di riaprire le frontiere con i paesi europei, ma sempre con grande cautela, perché non possiamo vanificare i sacrifici che abbiamo fatto”.

L’ultima valutazione in tal senso dovrebbe essere fatta giovedì 29 maggio.

Intanto dal Movimento 5 Stelle arrivano le parole di cautela del leader politico Vito Crimi, intervistato stamane da Radio anch’io: “Dobbiamo avere massima cautela, abbiamo fatto sacrifici enormi, considerando che in Lombardia ancora si muore, credo che un piccolo sacrificio serva, magari autorizzando spostamenti tra aree limitrofe”.

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