Fisco: addio a lavoro in nero e fuori busta, l’evasione ha le ore contate
L'ultima finanziaria prevede una stretta sull'evasione fiscale e chiunque faccia uso di contante oltre un certo limite è severamente punito dal Fisco.
by Veronica D'AmicoNel nostro Paese il lavoro sommerso e i fuori busta sullo stipendio sono purtroppo una triste realtà a cui il Fisco vuole togliere ossigeno. Contenere l’evasione fiscale è tra le politiche più stringenti messe in atto dall’ultima finanziaria che di fatto ha imposto un limite ai pagamenti contanti. La necessità di preservare il gettito contributivo e salvaguardare la liquidità dello Stato vede il Fisco controllare in maniera sempre più oculata le dichiarazioni dei redditi degli italiani.
Grazie all’Anonimometro oggi infatti è molto difficile per gli italiani sfuggire ai controlli fiscali e lascia poco spazio a qualsiasi introito in nero. Il Fisco ha stretto un vero e proprio braccio di ferro contro l’evasione grazie alla collaborazione con la Guardia di Finanzia con la quale incrocia tutti i dati riguardanti le dichiarazione dei redditi e i pagamenti tracciabili.
L’evasione fiscale è severamente punita.
Effettuare versamenti in contanti sul proprio conto corrente senza che sia possibile risalire alla loro tracciabilità è severamente punito dalla legge. Così l’impresa di spendere denaro proveniente dal lavoro in nero o dai fuori busta si fa sempre più arduo. L’unico modo per sfuggire al controllo del Fisco è fare acquisti frazionati e di importo minimo, che necessitino semplicemente di scontrino e senza la richiesta di alcuna fattura. Il versamento di importi modesti è l’unico modo per sottrarsi al reato di evasione fiscale che è soggetto ora più che mai a ferree verifiche.
Del resto dal 1° Luglio 2020 sono severamente vietati i pagamenti in contanti superiori ai 2000 euro e coloro che non rispettano la legge vanno incontro a pesanti sanzioni. Si rischia infatti il pagamento di multe fino a 50.000 euro oltre che nel pericolo di incorrere in reati di natura tributaria. E’ bene sapere che tali reati possono trasformarsi in frode fiscale punibile con la detenzione. Se il Fisco dimostra che la liquidità contante di cui si dispone proviene da lavoro sommerso, dichiarazioni reddituali mendaci o falso in bilancio, pagare una semplice multa può non bastare.