eSIM, la scheda telefonica si smaterializza con Tim, Vodafone e WindTre
Il nuovo formato della SIM card sta facendo discutere gli utenti, ma non c'è che da guadagnarci da questa introduzione: un taglio netto col passato per guardare nel futuro
by Monica PalmisanoAnche in Italia arriva il nuovo concept per la SIM, che non sarà più reale ma diverrà virtuale e integrata in un preciso modo nello smartphone stesso.
Ne derivano parecchi vantaggi, che andremo ad analizzare, ma soprattutto questo consentirà l’attivazione molto più rapida di un nuovo numero telefonico rispetto al passato. Non sarà necessaria più alcuna scheda fisica, che si tratti di SIM, microSIM o nanoSIM, e si potrà ottenere in pochi minuti direttamente sul proprio smartphone.
Quante volte vi è capitato di smarrirla o avere problemi nel passaggio da un telefono all’altro? Questo genere di situazioni saranno solo un ricordo da questo momento in poi, dato che ognuno potrà attivare la nuova tecnologia con gli operatori Tim, Vodafone e WindTre che la offrono già come servizio.
eSIM: cos’è, come si attiva e perché conviene ottenerla
La prima domanda che sorge spontanea è: perché dovrei passare alla eSIM? Sicuramente si tratta di un trasferimento che al momento potrebbe sembrare inusuale, ma a cui tenderemo tutti nel prossimo futuro. I prossimi modelli di smartphone potrebbero addirittura non contemplare affatto l’alloggiamento per la SIM card, di questo passo.
Un vantaggio indubbio consiste nell’impossibilità di smarrire la SIM: si tratta pur sempre di un oggetto piccolo e che talvolta viene rimosso per eseguire determinate operazioni, perciò non averne una fisica diminuisce il rischio che vada persa.
Inoltre, l’attivazione della SIM potrebbe divenire del tutto digitale, senza necessità di transitare dal negozio fisico per il riconoscimento individuale. I nuovi metodi di verifica dell’identità potrebbero sostituire completamente questo passaggio, rendendolo superfluo e in futuro anche obsoleto.
Anche la sicurezza verrebbe del tutto garantita; d’altronde, non che ci sia grande differenza tra avere la SIM inserita nello smartphone o averla in forma di software. Ci sarebbe solo da guadagnare, dunque, in praticità e versatilità.