la Repubblica
Il via al Recovery Fund fa correre le Borse. Lagarde avverte sul Pil: "Rischio -12% nel 2020"
I listini in buon slancio con l'annuncio del piano da 750 miliardi. Piazza Affari chiude a +0,28%. Tokyo chiude a + 0,7%, lo spread resta sotto i 200 punti. Frenata per il petrolio
by FLAVIO BINIMILANO - Le Borse europee terminano la seduta in buon rialzo, sostenute soprattutto dal lancio da parte della Commissione del Recovery fund, l'atteso strumento di sostegno economico per i Paesi europei più colpiti dalla pandemia. L'esecutivo comunitario ha dovuto trovare una sintesi tra la posizione franco-tedesca, dopo che Parigi e Berlino hanno dato il via libera ad almeno 500 miliardi di contributi a fondo perduto, e quella dei cosiddetti Paesi frugali - Austria, Paesi Bassi, Danimarca e Svezia - che chiedono invece che il sostegno europeo avvenga solo attraverso prestiti e per un arco di tempo molto limitato.
Londra cresce dell'1,29%, Francoforte dell'1,28% e Parigi dell'1,79%. Milano oscilla sul finae e poi si ferma a +0,28%. Forte accelerazione per Renault sulla Borsa transalpina all'indomani del maxi piano a sostegno del settore auto annunciato da Emmanuel Macron e nel giorno della presentazione del nuovo schema di alleanza con Nissan e Mitshubishi. Ieri Wall Street, dove ha riaperto anche il trading floor dopo quasi due mesi di chiusura, ha chiuso in rialzo in linea con tutti gli altri indici mondiali e oggi prosegue invece contrastata: Il Dow Jones sale dello 0,62% e il Nasdaq cala dell'1,58%. In Asia, Tokyo ha chiuso a +0,7%.
Resta quindi alto l'ottimismo sul mercato con i Paesi che procedono con le riaperture per provare a ridare fiato alle proprie economie. Non mancano però le fonti di preoccupazione per gli investitori, dalla crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina agli scontri in corso ad Hong Kong. A queste si aggiungono anche le parole della presidente della Banca Centrale Europea Chrstine Lagarde, secondo cui alla fine dell'anno la caduta del Pil nell'area euro potrebbe raggiungere il 12%. "Avremo le nuove stime nel giro di pochi giorni, ma è molto probabile che lo scenario più favorevole sia ormai fuori portata e che la caduta del Pil sarà a metà strada fra lo scenario intermedio (-8%) e lo scenario più grave, che è un po' più di -12%", ha detto. Allo stesso tempo, ha comunque rassicurato Lagarde, l'epidemia non porterà a una crisi dell'euro. "No, la risposta è no", ha detto rispondendo alla domanda se la pandemia, provocando un forte indebitamento di alcuni Stati, provocherà una nuova crisi finanziaria dell'Eurozona. "Tutti i Paesi nel mondo hanno dovuto rispondere aumentando il proprio debito"; ha detto Lagarde. "Si sono dovute prendere delle misure di bilancio, qualunque cosa succeda. L'uso del debito non solo è raccomandato, ma è la strada da seguire".
L'accordo attenua ulteriormente le tensioni sui titoli di Stato, con lo spread tra i Btp decennali e gli omologhi Bund tedeschi che scende a 191 punti con il rendimento del titolo decennale all'1,49%.
Rallenta la corsa il petrolio. Il Wti con contratto di consegna a luglio cede il 5,2% a 32,5 dollari al barile, mentre il brent cala a 34,5 dollari (-4,5 per cento).