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Leclerc: “Armani e film non sono una distrazione”

Il pilota monegasco ha spiegato la natura di alcune collaborazioni extra-F1 che lo hanno visto protagonista negli ultimi giorni

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Recentemente Charles Leclerc ha iniziato a far parlare di sé anche in ambienti non direttamente collegati al mondo del motorsport, come la moda ed il cinema. Il veloce e talentuoso pilota della Ferrari infatti è divento uno dei volti del marchio Armani ed ha preso parte al remake del cortometraggio cinematografico ‘Le Grand Rendez-vous’, per il quale ha sfrecciato al volante di SF90 Stradale sulle stradine del ‘suo’ Principato. Intervistato nel programma ‘EPCC’ su Sky Uno, il monegasco ha parlato di queste sue nuove collaborazioni ‘extra’ F1.

Leclerc, il backstage di ‘Le Grand Rendez-vous’ – VIDEO

Ovviamente rappresentare un marchio come Armani è un grandissimo onore – ha commentato Leclerc – sono cose nuove per me, ma non è una distrazione. Facciamo di tutto perché non mi distraggano da quello che so fare, che è guidare. Adesso ho fatto un piccolo film, che sarà bello. Ma non ho fatto l’attore, ho fatto il pilota” ha ricordato. Leclerc è divenuto poi in questi mesi molto popolare su Twitch per le dirette streaming delle sue gare online ed ha scherzato sull’episodio, diventato virale, che ha coinvolto la sua fidanzata: “Lei chiusa fuori? Speravo di non raccontarlo. Alla fine mi è andata bene, ho dormito sul divano una notte e poi mi ha riaccettato – ha sorriso il pilota della Ferrari – no scherzo, l’ha presa bene, si è messa a ridere. Una sera le ho detto di provare il simulatore, ha iniziato alle sette di sera e non ha smesso fino a mezzanotte“.

Giorgio Armani: “Leclerc ha maturità e personalità”

Infine l’alfiere del Cavallino Rampante ha ricordato qualche episodio curioso che lo ha visto protagonista con i fans, in particolare sui taxi: “Alla mia prima gara dovetti prendere il taxi per andare in aeroporto ma non avevo i soldi. Fortunatamente ho incontrato un fan che me lo ha pagato, gli ho detto che glieli avrei restituiti ma non l’ho più visto”. Celebre poi un incontro post vittoria a Monza: “Andai a una festa in taxi e il tassista mi iniziò a parlare del GP chiedendomi se ci fossi andato. Poi mi disse ‘è bravo quel ragazzo che ha vinto’ e io risposi ‘grazie’. Dopo un po’ capì che ero io” ha concluso Leclerc.