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Approvata in Veneto la riapertura delle Rsa.

Il Veneto riapre
le case di riposo
Ecco le regole

Approvata oggi in Veneto la riapertura delle Rsa, delle case di riposo e strutture residenziali extraospedaliere al pubblico e ai nuovi ingressi di ospiti, da lunedì prossimo. Ma spetta alle singole strutture decidere quando riaprire. «In Regione ci sono 330 case di riposo con 30 mila ospiti e altrettanti operatori. Abbiamo fissato nuove modalità d’accesso alle case di riposo per permettere ai familiari di poter tornare a trovare i loro cari dopo tre mesi di chiusura». Lo ha detto oggi il presidente Luca Zaia, nel corso della quotidiana conferenza stampa sull’emergenza Coronavirus dalla sede della Protezione Civile di Marghera.

«Per noi è un settore delicatissimo, che ha contato ben 600 morti su circa 1.900 complessivi - ha aggiunto - anche se il 75% delle nostre oltre 300 case di riposo non ha avuto contagi. Per questo vogliamo riaprirle nella massima sicurezza. Ci sono ancora poche realtà con alcuni focolai al loro interno, e queste sono off limits finchè la situazione non si sarà stabilizzata».

Le nuove linee guida nelle strutture residenziali extraospedaliere, in sintesi, prevedono:

- nuovi ingressi ospiti o riammissioni in struttura: tampone orofaringeo all’ingresso, isolamento per 14 giorni, secondo tampone di controllo;

- regole per l’ingresso di familiari e/o visitatori: controllo della temperatura corporea, compilazione di un questionario/intervista, ingressi limitati e/o scaglionati con prenotazione preventiva;

- comportamenti dei familiari all’interno delle strutture: individuazione spazi dedicati; distanziamento sociale; plexiglas di separazione fra ospite e visitatore e, in alternativa, visiera; mascherina Ffp2 (senza filtro) per contatti ravvicinati;

- riapertura centri diurni per anziani non autosufficienti.

Luca Zaia condivide l’attivazione di una Commissione d’inchiesta da parte del Consiglio Regionale del Veneto sui decessi registrati nelle case di riposo. «Che non ci sia qualcuno - precisa - che si permetta di dire che c’è una minima esitazione da parte mia o da parte del gruppo. Ho solo sollevato un tema - aggiunge - che la Commissione si metta in rete con le Procure, onde evitare di andare ad occupare spazi dell’autorità giudiziaria che è deputata dalla legge ad indagare».