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Rosberg, il sottovalutato cronico
Nico Rosberg è riuscito a stare spesso davanti a due piloti che insieme assommano 13 campionati del mondo di Formula 1, ma nonostante ciò è ampiamente sottostimato dall'ambiente
by Samuele ProsinoNico Rosberg, come il padre Keke, è uno dei pochi piloti al mondo che possono fregiarsi di aver vinto un titolo mondiale di F1. Si tratta ovviamente di un grande onore, e oltre a quanto fatto dalla famiglia Rosberg ci sono fior di personalità che hanno scritto il loro nome sull’albo d’oro seppur solo in un’occasione: Jenson Button, Kimi Raikkonen, Jacques Villeneuve, Damon Hill, Nigel Mansell, Alan Jones, Jody Scheckter, Mario Andretti, James Hunt, Jochen Rindt, Denny Hulme, John Surtees, Phil Hill, Mike Hawthorn, Nino Farina.
Tuttavia raramente viene posto anche Nico Rosberg tra questi grandi di ogni epoca della Formula 1, pur considerando il risultato conseguito. Secondo Heikki Kovalainen, che ha corso in McLaren a fianco del grande rivale di Nico – tale Lewis Hamilton – la carriera di Rosberg è ampiamente sottovalutata. “La Formula 1 è mentalmente e fisicamente stressante anche senza avere un talento cristallino come compagno di squadra. Dei tanti piloti che hanno corso insieme a Hamilton nella stessa scuderia, l’unico che ha sfruttato le sue debolezze è stato proprio Nico. Hamilton ha avuto nel 2016 dei momenti in cui non era al top nonostante la Mercedes fosse di gran lunga superiore alla concorrenza, e Nico fu abile nell’attaccare al momento giusto, rimescolando le carte a sufficienza per arrivare a vincere il campionato. Penso, di conseguenza, che le sue performance non siano apprezzate come si dovrebbe. Battere Hamilton è davvero difficile a parità di auto“, ha detto Kovalainen alla tv finlandese MTV.
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Il pilota connazionale di Bottas, ora legato al mondo Super GT, ha ricordato un dettaglio ulteriore che fa pensare alle capacità di Rosberg: “Bisogna sempre ricordare che qualche anno prima di battere Hamilton Nico era stato in grado di mettere in difficoltà uno come Michael Schumacher“. Un motivo sufficiente per dare a Rosberg la definizione di campione.