Topi più aggressivi dopo il Coronavirus? Con le città vuote si sono sentiti padroni
ROMA – Come sarà il mondo post-coronavirus? Forse dovremo adattarci a vivere in una giungla di topi più intelligenti e più aggressivi.
E’ quanto sostiene in un articolo inquietante il New York Post ma il fatto non riguarda solo gli Stati Uniti, più probabilmente anche l’Europa.
I Centers for Disease Control and Prevention USA hanno lanciato un allarme.
Con l’isolamento in casa per gli esseri umani, i ratti e altri roditori in cerca di cibo sono diventati più aggressivi.
Mentre negli USA e in altri Paesi stanno allentando le restrizioni, i topi potrebbero avere un comportamento aggressivo.
“Le chiusure dei negozi hanno comportato una diminuzione di alimenti in precedenza a portata dei roditori, specialmente nelle aree commerciali”, ha affermato il CDC.
“Alcune giurisdizioni USA hanno segnalato un aumento dell’attività dei roditori, cercano nuove fonti di cibo”.
Per questo motivo, il CDC ha esortato residenti e proprietari di ristoranti a chiudere i fori, le fessure in cui potrebbero penetrare i topi e inoltre a eliminare detriti e immondizia.
Quando si eseguono le disinfestazioni per eliminare i topi, è bene seguire le linee guida così da prevenire l’esposizione a malattie trasmesse da roditori”, ha affermato il consulente.
“Sui roditori è facile la presenza di pulci. Nelle aree con grandi infestazioni di roditori, i lavoratori dovrebbero prendere in considerazione l’uso di un repellente registrato dalla US Environmental Protection Agency”.
Durante il lockdown i topi di città hanno avuto serie difficoltà a trovare cibo e in alcuni casi hanno persino fatto ricorso al cannibalismo.
“Sono mammiferi esattamente come noi e dunque quando si ha molta, molta fame, com’è per l’essere umano i topi sono pronti a tutto”, ha detto Bobby Corrigan, esperto di topi urbani alla NBC.
“I topi ora stanno combattendo tra loro, gli adulti uccidono i giovani presenti nel nido e cannibalizzano i cuccioli”. (Fonte: NYPOST)