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Trentino, il nostro Yellowstone

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29 mila camosci, 10 mila cervi, 80 orsi, 60 coppie di aquile reali: il Trentino ha oltre il 60 per cento di territorio coperto da foreste, da andare a respirare

Questo articolo è stato pubblicato sul numero speciale 20-21 di Vanity Fair diretto da Paolo Sorrentino, in edicola fino al 2 giugno.

«Pochissimi sanno che in Trentino abbiamo 220 laghetti alpini, siamo la Finlandia delle Alpi», mi dice Maurizio Rossini, il direttore di Trentino Marketing, mostrando la mappa del Giro dei Cinque Laghi, nell’area di Madonna di Campiglio (sopra). Il paragone con le foreste scandinave non è esagerato, anche perché il 76% delle foreste trentine sono di proprietà pubblica.

E ospitano un’arca di Noè che non ti aspetti, senza concorrenza nelle Alpi: i parchi naturali Adamello-Brenta e Paneveggio Pale di San Martino fanno pensare ai grandi parchi naturali americani come Yellowstone o Yosemi- te, e sono la casa di un’impressionante popolazione di animali, «fauna selvatica», tecnicamente. In pratica tra i residenti ci sono anche 34 mila caprioli, 29 mila camosci, 10 mila cervi, 80 orsi, 60 coppie di aquile reali, stambecchi, il rarissimo gipeto (detto anche «avvoltoio barbuto») e perfino la lince, di recente ricomparsi.

Per quest’estate di distanziamento, l’idea è in pratica avvicinarsi a loro, e agli alberi. Anche abbracciarli senza alcun rischio, anzi a tutto beneficio di mente e corpo, nel Tree Hugging. A Rabbi Terme, nel Parco Nazionale dello Stelvio, fra le attività all’aperto – in grande auge, ovviamente – proposte dal centro termale c’è anche l’abbraccio ai tronchi, uno dei rimedi principali della silvoterapia. Rilassarsi, ritrovare benessere, equilibrio, forma fisica. Il personal training sarà sostituito dalla natura: farà tutto lei.

Come nel Forest Bathing, passeggiare nel bosco respirando le essenze degli alberi, rinvigorenti o rilassanti, che sarà stato an- che inventato in Giappone con il nome di Shinrin-Yoku, ma i suoi mille benefici qui si conoscono da sempre. A Fai della Paganella, in una grande faggeta c’è il primo percorso-parco d’Italia dedicato a questa pratica, attrezzato per una vera Forest Therapy su circa 36 ettari totali (visittrentino.info). Salutismo naturale che necessita la svolta finale buongustaia: nella riapertura in Trentino, dal tiepido Garda alla roccia delle Dolomiti, sarà il momento di picnic, degustazioni, visite con as- saggi a malghe, il lato più buono delle biodiversità.