Revenge
Strike.Smother.Dehumanize
by Marco De Baptistis2020 (Season Of Mist / Underground Activists) | black metal, blackened death metal, war metal
Pur nell’ambito di un genere estremo come il black metal, i canadesi Revenge si sono imposti sulla scena con una violenza tale da impressionare anche i blackster più oltranzisti. “Strike.Smother.Dehumanize”, il sesto full-length uscito per Season Of Mist e Underground Activists, continua la corsa nel solco di un furioso blackened death metal con alcune influenze grind, un approccio war metal carico di spietata brutalità e sadismo.
Sin dal titolo, il disco suona come un vero e proprio programma d’azione volto a disvelare il vero volto della deumanizzazione vigente, vivida fotografia di un’umanità in balia di deliri tecno-scientifici in grado di sgretolare ogni forma di dissenso e libero arbitrio. I Nostri hanno confezionato un album monolitico e oscuro che non lascia via di scampo. “Strike.Smother.Dehumanize” è un fiero urlo di vendetta, caotico e frenetico, che si innalza indomito dalle rovine in fiamme di una modernità ormai avvolta nel filo spinato.
Esistenzialmente debordante nel suo incedere selvaggio e martellante, il velocissimo drumming di J Read non fa prigionieri. Già dalla traccia iniziale, “Reaper Abyss (Real Rain)”, che avanza tra riff abrasivi e ringhi gutturali, la violenza dei Revenge esplode in faccia come una granata. “Reign Power (Above All Born)” e “Oath Violater” uniscono a una furia death/grind l’oscurità di un metallo nero realmente “anti-human, anti-life”. Un nichilismo impattante emerge con forza anche dal testo di “Salvation Smothered (Genocide Of Flock)” e si estrinseca con furore nelle invettive al fulmicotone di “Human Animal” e “Self Segregation (System Torched)”, autentiche rasoiate sulla pelle.
Immaginate un’esperienza sonora spinta ai limiti e non avrete ancora un’idea di quanto male riusciranno a farvi i Revenge con un brano come “Death Hand (Strike Dehumanization)”.
In realtà, chi proviene da un background di ascolti legato al noise più caotico e rumorista (Hanatarash) o a forme virulente di death industrial e power electronics (Brighter Death Now, Genocide Organ ecc.) forse riuscirà a entrare meglio in connessione (anche concettualmente) con quest’album, rispetto al tipico metalhead nostalgico. In ogni caso, siamo di fronte a una lezione di stile e ferocia che dovrebbe ricordare a tutti il vero spirito di un certo metal estremo, teso a superare ogni barriera e ostacolo lungo la propria strada. Ogni illusione di buon senso e misura sembra svanire nei trentasette minuti circa di “Strike.Smother.Dehumanize”, un lavoro che comunque mantiene una grande attenzione ai suoni e alla produzione ma senza perdere nulla in immediatezza ed empietà. Ascoltate a vostro rischio e pericolo.
(27/05/2020)
Tracklist
- Reaper Abyss (Real Rain)
- Reign Power (Above All Born)
- Oath Violater
- Salvation Smothered (Genocide Of Flock)
- Human Animal
- Excommunication
- Lightning Mythos
- Self Segregation (System Torched)
- Death Hand (Strike Dehumanization)
- Apostasy Imposed (Takeover Mode)