La Lega Basket compie 50 anni. Il sito si rinnova e lancia la "LBA Legends"
by Marino PetrelliLa Lega Basket Serie A compie oggi 50 anni. Era, infatti, il 27 maggio del 1970 quando a Milano fu sottoscritto l'atto di costituzione della "Lega società pallacanestro serie A". Da quel momento, grazie alle convenzioni stipulate con la Federazione italiana pallacanestro, alla Lega è stata delegata l'organizzazione del campionato di Serie A. Per l'occasione, da oggi il sito internet della LBA si presenta in una veste completamente rinnovata per ricordare questo anniversario con una serie di iniziative e contenuti che ripercorreranno la storia e gli eventi più significativi di questi anni attraverso le parole e le immagini dei protagonisti. È anche online, nella sezione "LBA legends", l’elenco dei 50 migliori giocatori del cinquantennio 1970-2020 divisi per ruolo oltre ai 10 migliori allenatori, selezionati da un panel composto da media specializzati, giocatori e allenatori rappresentativi dei 50 anni.
Cinquant'anni "caratterizzati da passi in avanti, ma anche sperimentazioni e felici intuizioni. Cinquant'anni che hanno visto l'evoluzione dei regolamenti, delle norme, con una pallacanestro che si è sempre più professionalizzata, specializzata, attenta alle esigenze dei media, alle indicazioni del marketing, alle novità in generale, alla rivoluzione portata dal digitale - dice Gianni Petrucci, presidente della Federazione - Oggi solo due discipline di squadra sono riconosciute come professionistiche dalla legge 91/1981 professionistiche: basket e calcio. Indice dell'importanza e della serietà dell'impegno che le società assumono quando fanno impresa. Auguri alla Lega, al suo neo presidente Umberto Gandini e alle società. Ad maiora".
I RETROSCENA E IL PRIMO PRESIDENTE
Preceduta da una riservatissima riunione preparatoria nel novembre del 1969 svoltasi al Ristorante “Da Giannino” a Milano, la Lega Basket arriva dietro la spinta di quello che diventerà la sua anima e il motore per tanti anni, l’avvocato Gianluigi Porelli, patron della Virtus Bologna. Era stato lui a preparare la bozza del nuovo statuto dove la Lega si poneva subito alcuni punti di sviluppo tra cui fondamentale la costituzione di un fondo comune tra le società grazie alla tassa di iscrizione e le quote associative.
Compreso Porelli, sono 8 su 12 i club presenti e vale la pena ricordarne i nomi: Adolfo Bogoncelli in rappresentanza dell’Olimpia Milano, Adalberto Tedeschi (Pallacanestro Varese), Pietro Lucchini (Fortitudo Bologna), Giuseppe Rigola (Biella), Rino Snaidero (Udine), Aldo Allievi (Cantù) e Giuseppe Milanaccio (All’Onestà Milano). Adalberto Tedeschi, presidente di Varese, viene eletto come primo presidente di Lega Basket, vice è Bogoncelli e segretario il varesino Giancarlo Gualco. Vengono subito fissati i quattro punti di sviluppo: tesseramento giocatori, numero delle squadre da portare a 14, rapporti con la Rai, la Lega protagonista nella trattative. Temi ancora attuali.
IN CAMPO ETERNA SFIDA TRA MILANO E VARESE
La fondazione della Lega Basket avviene solo qualche settimana dopo, era il 9 aprile, che una squadra italiana era tornata sul trono d’Europa a distanza di 4 anni dalla vittoria del Simmenthal Milano sullo Slavia Praga. La vittoria dell’Ignis Varese a Sarajevo contro l’Armata Rossa di Mosca inaugurò un decennio irripetibile di finali in quella che era la massima competizione europea contrassegnate da ben cinque vittorie: oltre al 1970, l’edizione 1972, 1973, 1975 e 1976. Tutte con Dino Meneghin, comune denominatore adi un decennio irripetibile.
L’era dei grandi spareggi tra Ignis e Simmenthal avrebbe segnato per sempre la storia dei nostri canestri e lanciato il boom del basket in Italia. Il 3 marzo 1971 a Roma con vittoria dell’Ignis per 65 a 57, l’anno dopo, il 4 aprile 1972, ancora a Roma, la rivincita del Simmenthal per 64 a 60. Infine nel 1973, a Bologna ancora una vittoria dell’Ignis per 74 a 70, quella che vide Meneghin con una inedita maschera protettiva per proteggere il naso fratturato. In quel decennio si sarebbero alternati sul trono tricolore, oltre a Varese, ancora Cantù nel 1975 e infine la Virtus Bologna nel 1976 prima del ritorno di Varese che inaugurò nel 1976-77 la nuova formula che avrebbe assegnato il titolo con i playoff, un altro momento storico del basket italiano, da sempre capace di precorrere i tempi.