Cinema e tv, ecco il protocollo anti-Covid: tampone agli attori, app Immuni e costumi igienizzati
Gli attori saranno sottoposti a tampone (o comunque «ai test scientifici più affidabili») per escludere la positività a Covid-19, «immediatamente prima dell'inizio delle riprese» e «ripeteranno tali test con cadenza almeno settimanale, anche in assenza di sintomatologia». Useranno le mascherine, come tutto il resto della troupe, quando non saranno in scena o al 'trucco e parrucco'.
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Gli strumenti utilizzati per truccare, pettinare e microfonare gli attori saranno «monouso oppure a uso esclusivo dei singoli componenti del cast oppure igienizzati dopo ogni utilizzo e a fine giornata». «I costumi di scena saranno individuali e non condivisi dai singoli attori/generici, finché non saranno stati igienizzati». E per i frequentatori del set «è fortemente raccomandato l'utilizzo di app per il contacttracing, come ad esempio l'app 'Immunì, quando disponibili».
Sono alcune delle regole contenute nel protocollo sanitario per la ripresa delle produzioni cinematografiche e audiovisive siglato stamattina dalle associazioni delle imprese dell'audiovisivo, Anica (industrie cinematografiche), Apa (produttori audiovisivi), Ape (produttori esecutivi), Lara (agenti e artisti) ed altre insieme agli organismi sindacali di categoria e che andrà ora validato da Ministero della Sanità, Cts, Inail e dalle altre istituzioni preposte.
Il protocollo non contiene una data per la ripresa ma la speranza è di riaprire i set già nell'ultima settimana di giugno. Il protocollo sanitario, che in larghissima parte riprende le norme di prevenzione comuni a tutti gli ambienti di lavoro, è diviso in due parti: la prima per le regole da seguire negli uffici di produzione e nella preparazione delle attività di produzione; la seconda per le regole da tenere sul set con troupe, attori e comparse.
Le organizzazioni dei lavoratori, degli artisti, delle imprese di produzione cineaudiovisiva, degli autori hanno trovato oggi una convergenza sul testo del protocollo di sicurezza - conferma una nota congiunta diffusa dall'Anica - per tutte le fasi della lavorazione di un'opera, dagli uffici al set.
Il documento è il risultato di un intenso lavoro di confronto ed è la sintesi delle proposte emerse dalle diverse categorie, nel solco di quanto già indicato nel protocollo sanitario condiviso il 24 aprile scorso dal governo e dalle parti sociali, associazioni dei datori di lavoro e Organizzazioni sindacali dei lavoratori, e delle norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro.
Il documento - sottolinea ancora la nota - prevede in dettaglio i comportamenti, le responsabilità, le procedure da adottare, gli strumenti da utilizzare per evitare la possibilità di contagio da Covid-19 nella delicata fase di ripresa della produzione, in particolare sui set.
Il rigore e il buonsenso hanno guidato le parti nel trovare le soluzioni più adatte - alla luce delle conoscenze attuali, delle competenze specifiche per ogni reparto e delle raccomandazioni della comunità scientifica - per garantire la sicurezza nei processi di lavoro della produzione cineaudiovisiva. Il fermo dei set a marzo è stata una scelta di responsabilità di tutti gli operatori coinvolti e le regole condivise per la ripresa testimoniano la convinzione che si può lavorare in sicurezza sui set.
La salute di ogni persona è stata al centro dell'interesse di tutte le parti coinvolte, che confermano l'intenzione di tornare a lavorare subito, rimarcando la capacità del settore, in tutte le sue componenti, di concorrere alla crescita del benessere materiale e immateriale del Paese. Il protocollo sarà ora sottoposto alle istituzioni preposte sulla base dell'attuale normativa.
Il testo è stato firmato da Francesco Rutelli (Anica), Giancarlo Leone (Apa), Marco Valerio Pugini (Ape), Gianluca Curti (Cna Cinema e Audiovisivo), Corrado Azzollini (Confartigianato Cineaudiovisivo), Umberto Carretti (Slc-Cgil), Fabio Benigni (Fistel-Cisl), Giovanni Di Cola (Uilcom-Uil), Delegazione troupe commissione sicurezza Slc-Cgil, Delegazione attrici-attori Sai-Slc-Cgil, Stefano Sardo (100Autori), Agi Spettacolo, Claudia Pampinella (Doc/it), Moira Mazzantini (Lara), Marco Iervolino (Sindacato dello Spettacolo Fistel Cisl AIS, Comitato art. 1).