Violenza, assistenza legale gratuita per le vittime: intesa tra ordine avvocati di Roma e Regione Lazio
La Giunta Regionale del Lazio approva il Protocollo d’Intesa con l'Ordine degli Avvocati di Roma e definisce le modalità di accesso al “Patrocinio legale” in favore delle donne vittime di violenza - senza limiti d’età e che non dispongono di un reddito sufficiente ad assicurarsi un’adeguata difesa - al fine di garantire loro l’assistenza legale in ambito penale e civile.
«La Regione Lazio - afferma l'assessora alle Pari Opportunità Giovanna Pugliese - è da sempre in prima linea contro la violenza maschile sulle donne. Con questo atto di Giunta, sosteniamo le donne vittime di violenza o di atti persecutori, in sede giudiziaria e nella fase immediatamente precedente all'avvio della stessa, ivi compreso l'eventuale ricorso a consulenza in ambito civilistico o tecnico di parte, contribuendo alle spese di assistenza legale».
«Le donne che hanno subito violenza o sono vittime di atti persecutori potranno contare sul sostegno economico per l'assistenza legale, sia in ambito penale che civile, o per la consulenza tecnica nell'ambito di azioni da avviare o già avviate in sede giudiziaria. Questo l'importante risultato per il contrasto alla violenza di genere, raggiunto in Giunta, con lo stanziamento di 150 mila euro da destinare all'attivazione dei patrocini legali grazie al Protocollo di intesa tra la Regione Lazio e l'Ordine degli Avvocati di Roma che avrà validità fino al 31 dicembre 2021, salvo ulteriore proroga», spiega Eleonora Mattia, Presidente della IX Commissione Pari opportunita' del Consiglio regionale del Lazio.
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Il fondo è rivolto, a seconda del reddito individuale, a tutte le donne residenti e/o domiciliate nel Lazio che abbiano subito violenze di natura fisica, sessuale, psicologica, economica o siano vittima di stalking e che non possono usufruire per requisiti o per reddito del patrocinio a spese dello Stato. Le vittime di violenza potranno dotarsi dell'assistenza legale di un avvocato o una avvocata patrocinante iscritto nell'elenco costituito nel Protocollo di intesa, comunque esperti nel settore della violenza di genere, che sara' pubblicizzato nel sito della Regione Lazio www.regione.lazio.it/rl_pari_opportunita e trasmesso ai Centri antiviolenza e alle Case Rifugio presenti nel territorio regionale.
Per poter usufruire del sostegno legale le donne vittime di violenza dovranno: 1) essere residenti e/o domiciliate nel Lazio e aver subito nel territorio laziale un reato con connotazioni di violenza di natura fisica, sessuale, psicologica, economica, o di atti persecutori, meglio noto come stalking; 2) avere scelto un avvocato o una avvocata patrocinante iscritto/a nell'Elenco di avvocati patrocinanti, specializzati in materia civile o penale, con una esperienza e formazione continua e specifica nel settore della violenza di genere; 3) non essere in possesso dei requisiti per fruire del patrocinio a spese dello Stato; 4) avere un reddito personale non superiore a due volte quanto previsto dalla normativa nazionale in materia di patrocinio a spese dello Stato. «Prevenire i reati, punire i colpevoli, proteggere le vittime. Il rafforzamento della tutela giudiziaria delle vittime di violenza - conclude Giovanna Pugliese - rientra interamente nel quadro delineato dalla Convenzione di Istanbul, primo strumento internazionale giuridicamente vincolante sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica»
«Lo stanziamento del fondo e il Protocollo con l'Ordine degli Avvocati di Roma per le donne vittima di violenza rappresenta il traguardo di un percorso che ho intrapreso oltre un anno fa con la presentazione di un ordine del giorno alla legge di bilancio 2019 e successivamente l'approvazione dell'emendamento alla legge regionale n. 8/2019 -spiega Mattia - Il fondo per il patrocinio legale è stato subito accolto con favore e oggi vede finalmente la luce con il protocollo. Sono, quindi, particolarmente orgogliosa per il segnale chiaro, concreto e tempestivo del Presidente Zingaretti che ha voluto dare uno strumento concreto alle donne che subiscono violenza, tanto piu' in questo momento di emergenza sanitaria in cui, a causa del lockdown, e' drammaticamente salita la percentuale dei maltrattamenti tra le mura domestiche».