La tragica scomparsa di Daniele Papa, grande dolore a Civitavecchia e Santa Marinella
by Alessio VallergaIl legame di Daniele Papa con Civitavecchia e Santa Marinella è strettissimo. Il corpo del pilota 23enne è stato ritrovato nel Tevere ieri e, suppur residente a Cerveteri, in città e nella Perla c'era cresciuto. Il giovane ha perso la vita precipitando nel Tevere lunedì all'altezza di via Vitorchiano, in zona Due Ponti. Ancora in corso il recupero del corpo: al lavoro squadre nautiche di Vigili del Fuoco e un palombaro.
Daniele ha coltivato la sua passione per il volo presso la Scuola Urbe Aero, e da lì si è alzato con il 30enne Gianandrea Cito, che era con lui quando è avvenuto l'ammaraggio. Quest'ultimo però è riuscito, sebbene ferito, a mettersi in salvo. Fin qui la cronaca, poi c'è il profilo del giovanissimo pilota: «Un ragazzo brillante»: la definizione è di Nicola Guzzone, il dirigente dell'istituto Marconi dove Daniele Papa ha studiato per cinque anni, uscendone diplomato nel 2016 in informatica con un ottimo voto. «Era tra i nostri studenti migliori di quel corso riprende il presdie e dall'Istituto di via Corradetti non possiamo che porgere le più sentite e sincere condoglianze alla famiglia per la perdita di uno studente di eccellenza che lascia un vuoto nella nostra scuola, un figlio della famiglia del Marconi. Di Daniele ricordo la motivazione messa nello studio», la conclusione di Guzzone.
Prima dell'esperienza civitavecchiese delle superiori, Daniele Papa frequentò la scuola elementare presso le Suore Carmelitane di Santa Marinella, mentre sua sorella Isabella a Civitavecchia ci corre: lei infatti è una delle punte di diamante della Tirreno Atletica. E proprio dal sodalizio biancazzurro mandano un messaggio di affetto alla loro fondista: «La Tirreno Atletica Civitavecchia si stringe al profondo dolore della cara Isabella e dei genitori Mario e Franca per la tragica scomparsa di Daniele. Una disgrazia ha interrotto la sua giovane vita. Tutta l'Associazione è sconvolta e addolorata. La famiglia Papa è con noi da circa 10 anni. Abbiamo vissuto insieme pagine personali e sportive in cui gli intrecci di vita sono diventati dei grandi legami affettivi. Daniele era un ragazzo indipendente, amava viaggiare, un giovane uomo che aveva una strada tutta da percorrere ma il destino gli ha teso un'ingiustizia che non avrà mai un perché. Con il cuore segnato tentiamo di infondere coraggio ad Isa, Mario e Franca. Ci stringiamo tutti intorno a voi, dal presidente Claudio Ubaldi, agli allenatori a tutti gli atleti e alle loro famiglie».