Ibrahimovic non si arrende: con il Milan non è finita
Lesione al polpaccio, ma tendine integro: lo svedese può tornare in campo e non lasciare il club da infortunato
MILANO - Ibra non si arrende. Ieri mattina presso la clinica Columbus in centro a Milano, l’attaccante svedese si è sottoposto agli esami strumentali per verificare l’entità dell’infortunio rimediato nell’allenamento di lunedì mattina e l’esito ha dato dei riscontri abbastanza positivi. Zlatan Ibrahimovic, ha comunicato il Milan, «ha riportato una lesione del muscolo soleo del polpaccio destro», ma soprattutto - ed è qui la nota positiva, anche se già nella serata di lunedì erano arrivate della rassicurazione - «il tendine achilleo è perfettamente integro». Il tutto corredato dalla classica conclusione: «un esame strumentale di controllo verrà effettuato fra 10 giorni». Ed è a quel punto che si capirà con maggiore precisione quando Ibra tornerà in campo. Di sicuro, dopo alcuni allarmi lanciati lunedì, la carriera dello svedese, seppur all’alba dei 39 anni (li compirà il 3 ottobre), non è ancora arrivata all’ultima curva. Anzi. Ibra di certo non ha voglia di dire addio al Milan - qualora fossero confermati i rumors di un mancato rinnovo - in questo modo. L’infortunio dai primi riscontri non pare essere neanche troppo grave. Certo, il polpaccio, in particolare il muscolo soleo è uno dei più punti più delicati, ma se la lesione fosse di primo grado, allora tutto potrebbe far pensare a un ritorno di Ibra nel giro di un mese, dunque a campionato da poco ripreso e con la possibilità, quindi, di dare ancora il suo contributo.
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