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eSports, imbroglio ePrix Berlino: Abt licenziato da Audi dice addio alla Formula E

Il pilota tedesco ammette le sue colpe per lo scambio di persona alla guida del simulatore ma il team decide comunque di metterlo alla porta: "Volevamo creare con una storia divertente per i fan. Ma ora la mia collaborazione con Audi, così come il mio impegno in Formula E, è terminata". Solidarietà e tanta perplessità anche dal mondo dei piloti delle corse: "Assurdo perdere il lavoro per un gioco"

Era solo un innocente scherzo, che però Abt ha pagato a carissimo prezzo. La truffa architettata lo scorso weekend per l'ePrix virtuale di Berlino, dove il pilota tedesco di Formula E aveva fatto correre al simulatore un sim racer professionista, il 18enne Lorenz Hoerzing, al suo posto, gli è costato non solo la sospensione temporanea dalle corse virtuali ma il definitivo licenziamento da quelle reali. Audi infatti dopo la maxi multa da 10mila euro e la squalifica, ha deciso di sospenderlo dal team in via definitiva.

A poco quindi sono valse le scuse di Abt che oltre ad aver barato in gara ha tradito il valore del Mondiale virtuale tra le monoposto elettriche, nato con la collaborazione dell'UNICEF per raccogliere fondi a favore della lotta internazionale al coronavirus.

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Le scuse di Abt: "Il mio impegno è terminato"

La conferma della notizia arriva proprio dallo stesso Abt che sul suo canale ufficiale YouTube ha postato un video di 15 minuti in cui scusandosi ancora ha poi spiegato: "Quando ci stavamo allenando (Abt e Hoerzing, ndr) per questa Race at Home Challenge in streaming su Twitch, ci è venuta l'idea che sarebbe stata una cosa divertente se un sim driver avesse guidato per me, in pratica, per mostrare agli altri veri piloti di cosa è capace. E volevamo documentarlo e creare con una storia divertente per i fan. Ci siamo spinti troppo oltre con quest'idea. Sono consapevole del mio errore e del mio poco giudizio.

La mia collaborazione con Audi, così come il mio impegno in Formula E, è terminata. Questo mio delitto virtuale ha delle conseguenze reali per me: è un dolore che non ho mai provato in questo modo in vita mia. Ma è stato un onore guidare le loro macchine e portare Audi alla sua prima vittoria in F.E. Ora sono cascato sul fondo, spero di risalire al più presto".

Sembrano in effetti passati anni luce dall'incredibile vittoria del tedesco sul circuito di casa nel 2018. Quell'ePrix di Berlino rimarrà comunque nel cuore dei tifosi delle monoposto elettriche e del team Audi perché non solo riuscì a conquistare la pole ma dominò dall'inizio alla fine una gara perfetta nell'ePrix di Berlino, culminato anche col giro più veloce. 

La solidarietà degli altri piloti

La decisione del team ha lasciato di sasso anche gli altri piloti della Formula E, molti dei quali su Twitter si sono schierati dalla parte di Abt, peplessi per una decisione così drastica.  "Alla fine è un gioco che andrebbe preso seriamente, ma è un GIOCO! Vogliamo parlare dei piloti che provocano incidenti apposta? Se fosse realtà, gli toglierebbero la licenza? Nella maggior parte delle gare sono finito fuori perché altri mi hanno usato come freno", ha detto il doppio iridato Vergne.

Mentre l'attuale leader della classifica del Mondiale Da Costa ha cambiato posizione, se inizialmente si era proclamato favorevole per la sospensione, adesso si è detto disgustato da una decisione presa senza prospettiva: "Tutta questa faccenda ha guadagnato troppa attenzione puramente per mancanza di contenuti, notizie e gossip da parte dei media e forse è un po’ comodo anche per Audi… Sono disgustato dal risultato. Lo so, sono un'idiota per non essere d’accordo con il ‘politically correct’. Sono il primo a dire che gli imbrogli non dovrebbero mai essere tollerati. Ma le cose devono andare in prospettiva”.

Infine ha detto la sua anche Vanthoor che è rimasto piuttosto sbigottito dalla faccenda: "Era iniziato tutto come uno spettacolo di intrattenimento, adesso costa la carriera. Sì, ci sono cose da fare e altre da evitare, alcune sono inaccettabili. Servono ovviamente provvedimenti, ma questo?! Parliamo di una cosa virtuale per intrattenere, non il nostro lavoro quotidiano. Invece questo ora ci viene tolto".