Serie D, Sibilia: “Ripresa? Necessario prendere una decisione. Il calcio senza tifosi è monco”
Il presidente della Serie D, Cosimo Sibilia, ha parlato del destino della Lega Dilettanti
by Mediagol5225 maggio 2020 - 23:59
Il futuro della Lega Dilettanti.
Durante un’intervista rilasciata ai microfoni di Radio Kiss Kiss, il presidente della LND, Cosimo Sibilia, ha espresso la sua opinione in merito al futuro della Serie D:
“Aspetto giovedì prossimo, ci sarà l’incontro tra le componenti federali e il Ministro dello Sport Spadafora alle ore 18:30, via video conferenza. Se le condizioni sanitarie miglioreranno ci saranno più chance di ripartire. Spadafora si è tenuto molto distaccato dal dare indicazioni, chiaramente arrivati al punto in cui siamo non è più possibile non prendere una decisione finale per cercare di riprendere, altrimenti non ci saranno poi le condizioni dal punto di vista temporale per chiudere tutto a fine agosto e riprendere a settembre. Il campionato successivo ripartirebbe a fine settembre o inizio ottobre. Sono tutte ipotesi sul tavolo, bisogna valutare tutto e poi prendere una decisione. Punto essenziale è come e quando riprendere a giocare. Dal primo luglio potremmo ripartire più forti di prima, sempre sperando che questa tragedia possa diventare un lontano e brutto ricordo“.
Per Sibilia il calcio perde tutta la sua spettacolarità senza la presenza dei tifosi sugli spalti: “Senza tifosi è uno spettacolo monco, rispetto a quello che è con la gente sugli spalti. Abbiamo vissuto una tragedia, stiamo uscendo dalla stessa, l’interesse primario è la tutela sanitaria. Se poi però si fanno comunque tante altre cose con il distanziamento, non vedo per quale motivo in uno stadio con tanti posti non si possa far entrare il 10% degli spettatori. Il problema è che ci sono stadi con tanti abbonati, questo andrebbe valutato. Sono però dell’idea che se ci dovessero essere le condizioni sanitarie si dovrebbe fare una riflessione a riguardo“.
Infine, sul lavoro svolto dal presidente della FIGC, Gabriele Gravina: “Credo che un Presidente di federazione debba perseguire fin quando possibile l’obiettivo di far giocare a calcio. Anche tra i dilettanti ci abbiamo provato ma la nostra forza numerica ci ha impedito di fare tutto questo. Gravina però è stato convinto di poter raggiungere l’obiettivo, va dato atto alla federazione di essersi mossa in questa direzione. Fin quando non si torna in campo però sarei prudente nel fare valutazioni“.