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Al via oggi «SIU Talks», video online e sui social per chiacchierare con gli urologi

Le malattie urologiche interessano 17 milioni di italiani, maschi e femmine. Disponibili sul sito della Società Italia di Urologia (SIU), su YouTube e sui social, i video offrono una chiave d'accesso semplice, efficace e innovativa a tematiche spesso difficili.

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Dai calcoli alle dalle infezioni urinarie, dalle cistiti al tumore della vescica, e, per gli uomini, dall’ipertrofia prostatica benigna al tumore della prostata. Un terzo circa degli italiani adulti, uomini e donne, ogni anno deve fare i conti con un problema urologico più o meno serio: ben 17 milioni di connazionali in tutto. E poichè prevenire è sempre meglio che curare, soprattutto quando si parla di salute, sarebbe bene diffondere più informazioni soprattutto per non trascurare quei lievi disturbi dell’apparato genitale e urinario che, se ignorati a lungo, possono avere conseguenze serie.Un dato su tutti basta a chiarire quanto ci sia bisogno di diffondere alcni semplici concetti-chiave: solo un ultra50enne su quattro sa a cosa serve la prostata, secondo una recente indagine europea. Così, con l'obiettivo di diffondere e spiegare i principali temi dell’urologia in modo scientificamente corretto e, allo stesso tempo, utilizzando un linguaggio semplice e chiaro, nasce «SIU Talks», il nuovo progetto formativo e informativo per il cittadino, ideato e realizzato dalla Società Italiana di Urologia (SIU). La prima serie prevede otto episodi on line ogni martedì alle 13 a partire dal 26 maggio 2020.

Riconoscere i sintomi senza perdere tempo prezioso

Prestare la giusta attenzione ai campanelli d’allarme che l’organismo ci lancia è il primo passo fondamentale per vivere sani e avere maggiori probabilità di guarire anche in caso di patologie gravi come i tumori.«Anche un singolo episodio di sangue nelle urine (ematuria) può rappresentare un sintomo precoce di gravi patologie da non sottovalutare – spiega Walter Artibani, segretario generale della SIU –. L’ematuria riguarda il dieci per cento della popolazione: può essere di natura benigna, causata da intensa attività fisica o da farmaci, o essere la spia di un tumore della vescica, delle vie urinarie o del rene. Per questo è importante rivolgersi all’urologo, che è in grado di capirne le vere cause e prescrivere le terapie adeguate».Prevenzione e diagnosi precoce sono gli unici strumenti efficaci per contrastare le malattie dell’apparato riproduttivo che possono interessare maschi e femmine ad ogni età. E se è noto che gli uomini si trascurano, sono restii ai controlli e tendono ad andare dal medico solo quando il problema è diventato intollerabile,accade anche che proprio le donne (da sempre più attente alla propria salute) arrivino tardi alla diagnosi di un tumore della vescica perché fanno poca attenzione ai sintomi.

I video con gli specialisti per superare vergogna e imbarazzo

«Tutte problematiche, dalle meno alle più gravi con una corretta prevenzione e uno stile di vita adeguato si possono limitare e affrontare - sottolinea Artibani -. Ma si devono conoscere. Ora, per la prima volta tramite uno strumento diretto e innovativo come il "video talk", gli urologi italiani sono in grado di fornire  informazioni accurate e scientificamente verificate. Aiutandoli a vincere timori e vergogne consolidati negli anni. E grazie ai loro racconti vengono condivise esperienze, analizzate prove, effettuate dimostrazioni». Ispirato all’americano «TED Talks», il celeberrimo ciclo di conferenze sulla tecnologia, il design, la scienza e la cultura a cui hanno preso parte negli anni personaggi come Bill Clinton, Bill Gates e addirittura Papa Francesco, il progetto si basa su una serie di mini-conferenze riprese in video, nelle quali gli esperti della Siu affrontano alcune tra le problematiche più frequenti in questo campo: dai calcoli renali alla disfunzione erettile, dal tumore della prostata alle infezioni urinarie. I video saranno pubblicati e disponibili gratuitamente sul sito ufficiale della SIU, sul canale YouTube (SIU Play) e su tutti i profili social della SIU.«Con SIU Talks abbiamo voluto fare in modo che lo spettatore potesse finalmente fruire di un’opera divulgativa in cui i medici non usano un gergo tecnico e oscuro oppure anglicismi complicati – spiega Giuseppe Carrieri, responsabile Ufficio Educazionale SIU –, ma si rivolgono al pubblico con un linguaggio semplice, diretto e accattivante. È capitato a tutti noi, almeno una volta, di uscire da una visita specialistica con l’impressione di non aver capito fino in fondo quello che ci era stato appena detto. SIU Talks vuole combattere proprio questo e anzi andare oltre: trasformare l’incontro con l’urologo in una chiacchierata con un amico, da cui si possono ottenere informazioni e risposte precise, chiare e verificate».