Bonus bici, ci sono solo 120 milioni. Molti resteranno a secco

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Sul bonus fino a 500 euro per l’acquisto di bici e monopattini il governo rischia un gigantesco click day con la conseguente delusione di molti che resteranno fuori dall’incentivo, per esaurimento dei fondi. Con l’aggravante che molti avranno già comprato il mezzo a due ruote. Probabilmente consapevole di questa situazione, la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, in audizione al Senato, ha detto che «è necessario mettere più risorse» sul bonus. Anche il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, è sulla stessa linea, e ha sollecitato i parlamentari dei 5 Stelle ad adoperarsi in tal senso durante la conversione del decreto legge Rilancio alle Camere. Il decreto ha stanziato appena 120 milioni. Ipotizzando un bonus medio di 250 euro, i fondi basterebbero per soli 480 mila acquisti.

Fondi insufficienti

Considerando che l’incentivo può essere chiesto da tutti i maggiorenni residenti in comuni con almeno 50 mila abitanti e che la misura copre anche gli acquisti già fatti dal 4 maggio in poi e molte tipologie di mezzi è facile prevedere che i soldi saranno insufficienti rispetto alle richieste. Per rendersene conto è facile osservare l’impennata di acquisti che c’è stata in queste settimane nelle principali città.

Spid e fattura

Il bonus, disciplinato dall’articolo 229 del decreto legge Rilancio è finalizzato a promuovere la mobilità alternativa all’automobile, per decongestionare il traffico e il ricorso ai mezzi pubblici, che in questa fase devono viaggiare mezzi vuoti per il rispetto del distanziamento interpersonale. La norma prevede che lo Stato si accolli fino al 60% del prezzo di acquisto sostenuto per «biciclette, a che a pedalata assistita, nonché veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard, monopattini e monowheel ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture».

Come funziona il bonus bici (e monopattini)

Il bonus copre appunto il 60% della spesa ma esso non può mai superare 500 euro. Per ottenerlo bisognerà utilizzare una piattaforma on line che verrà resa disponibile sul sito del ministero dell’Ambiente. Ma solo dopo che sarà stato firmato il decreto applicativo interministeriale (Ambiente e Economia), spiegano i collaboratori del ministro, aggiungendo che poiché si tratta di una piattaforma «complessa» i tempi non saranno brevi, tanto è vero che la norma concede 60 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale (avvenuta il 19 maggio) per la sua realizzazione. Per accedervi bisognerà avere le credenziali Spid. Chi ha acquistato il mezzo dal 4 maggio fino al momento in cui si potrà accedere alla piattaforma potrà richiedere il rimborso del 60% della spesa (e comunque non più di 500 euro) allegando la fattura (non basta lo scontrino). Chi acquisterà dopo - ammesso che ci siano ancora fondi a disposizione - potrà invece ottenere dalla piattaforma un voucher col quale ottenere lo sconto direttamente dal venditore. In teoria i bonus potranno essere chiesti fino al 31 dicembre 2020. Ma se il fondo da 120 milioni non verrà rifinanziato, le risorse finiranno prestissimo.