Assistenti civici: «Ho il reddito di cittadinanza e parteciperò al bando»
by Claudia Voltattorni (cvoltattorni@corriere.it)«L’assistente civico? Certo che lo farei, anzi, parteciperò sicuramente al bando della Protezione civile anche perché io prendo il reddito di cittadinanza e sono una dei candidati ricercati, ma c’è bisogno di una selezione seria e poi di una bella formazione, non è una cosa che possa fare chiunque».
Perché? In fondo si tratta solo di dare qualche informazione alle persone e controllare che non si affollino in troppi al mercato o nei giardini pubblici...
Patrizia De Rosa sorride. Quarantottenne di Vasto (Chieti), è stata volontaria della Croce Rossa e anche durante la quarantena è sempre stata in prima fila per portare aiuto a chi ne avesse bisogno. «Dalla spesa alle persone anziane al servizio sulle ambulanze, e ora anche nei mercati rionali: c’è un gran bisogno di volontari, ecco penso che la figura degli “assistenti civici” possa davvero essere utile anche nella Fase 2». E parteciperà al bando della Protezione civile per uno dei 60mila posti di assistente civico.
Pensa di avere tutti i requisiti per essere reclutata?
«Sì, ho un curriculum da volontaria lunghissimo e in più prendendo il reddito di cittadinanza, c’è la legge che prevede che debba dedicare alcune ore della settimana al servizio del mio Comune e io non vedo l’ora. Parteciperò al 100 per cento».
Sa che l’impiego non è retribuito?
«Certo, ma io sono una che si è sempre buttata e in questa Fase 2 c’è un gran bisogno di aiuto. Le persone sono impaurite, ma anche molto preoccupate e arrabbiate, c’è un’aria di tensione, la gente ha perso il lavoro, ha bisogno di certezze, alcuni non vogliono neanche più uscire di casa. Ecco perché diventare assistente civico non è un lavoro per tutti, servono persone con carattere forte e capaci di parlare con la gente, tranquillizzarla e aiutarla».
Con questo clima teso di cui parla, non ha paura che qualcuno possa prendersela proprio con gli assistenti civici che magari si limitano a controllare che le persone non si ammassino ai banchi del mercato?
«Non ho paura, con la Croce Rossa spesso siamo andati già nei mercati e alle Poste a controllare le file, magari nei giorni di consegna delle pensioni: bisogna essere sorridenti e gentili, consigliamo di tenere le mascherine e rispettare le distanze. Le persone hanno bisogno di gentilezza, di essere rassicurate».
Qualcuno le ha mai risposto male?
«Può succedere, basta non offendersi, mantenere le distanze e far capire che si lavora per il bene di tutti».
Non c’è il rischio anche che qualcuno con la pettorina di «assistente civico» invece si trasformi in una guardia ed esageri con i controlli e gli ordini?
«Certo che può succedere, per questo dico che questo non è un lavoro per tutti, anche se volontario: qualcuno potrebbe sfogare la propria tensione sugli altri, abusare del proprio potere, bisogna stare attenti perché l’autorità può dare alla testa. L’importante è mantenere il controllo ed essere sempre gentili e pensare che siamo tutti vivendo un periodo difficile, ma qualcuno può essere più debole degli altri. Bisogna parlare con le persone, essere comprensivi. Io ho lavorato anche nelle discoteche, sa quanti ragazzini ubriachi che ho raccolto? Ma è inutile trattarli con arroganza, bisogna parlare con loro, aiutarli a capire. Vale lo stesso anche ora nella Fase 2».