Libri, persi 134 milioni nei primi 4 mesi del 2020
Lo studio dell’Aie (Associazione italiana editori) condotta con Nielsen e Informazioni editoriali. Ricardo Franco Levi: «Lavoriamo a una proposta di bonus per le famiglie»
by IDA BOZZIUna crisi senza precedenti, quella che ha colpito il mondo del libro: lo rende noto una nuova ricerca dell’Aie, Associazione italiana editori, diffusa attraverso una conferenza online in diretta. Secondo i dati forniti da Aie in collaborazione con Nielsen e Ie-Informazioni editoriali, il mercato del libro ha già perso nei soli primi 4 mesi dell’anno (con perdite concentrate in marzo e aprile) 8 milioni di copie per un totale di 134 milioni di euro di fatturato. Nello specifico, secondo le stime di Nielsen, il mercato dell’editoria di varia (fiction e non fiction) in librerie, store online e grande distribuzione registra una perdita netta di 90,3 milioni, che con gli oltre 44 milioni di euro persi negli altri canali (tra cui la vendita diretta nei saloni e nelle fiere saltate per l’emergenza) raggiunge la cifra di oltre 134 milioni.
La ricerca fotografa la situazione e mostra anche la paralisi dei lanci dei nuovi titoli dal 16 marzo al 3 maggio (è congelato il 91,1% delle uscite), il canale librerie che perde peso sul mercato passando dal 66 al 45 per cento, e l’ascesa degli store online al 47 per cento. Le librerie hanno perso l’85% delle vendite, come mostra l’indagine di Informazioni editoriali: una media, tra gli esercizi chiusi nel lockdown che hanno perso il 100% del fatturato e quelli che hanno messo in campo consegne a domicilio e fidelizzazione, e hanno ridotto il calo al 71%.
«La peggiore crisi per il mercato del libro dal dopoguerra», sottolinea il presidente dell’Aie Ricardo Franco Levi, che al «Corriere» spiega: «Il governo ha approvato, all’interno delle misure per il Paese, lo stanziamento di 210 milioni per editoria, musei e spese per mancate presenze a fiere e festival culturali. A questo punto sta iniziando il percorso parlamentare del decreto legge. Su scala europea, insieme alle associazioni dei librai internazionali, abbiamo chiesto ai ministri della Cultura europei la possibilità di adottare i buoni d’acquisto per le famiglie, una linea d’azione che è stata apprezzata, visti anche i dati della 18App. Cerchiamo con la nostra proposta di sostenere tutta la filiera (come è stato fatto per il cinema) con prospettive anche per la costruzione del futuro».
Se non si agisce con un forte sostegno alla domanda, continua Levi, la perdita a fine anno sarà devastante: «Temiamo che l’intero mercato del libro possa chiudere il 2020 con un pesantissimo calo di fatturato, quantificabile tra i 650 e i 900 milioni, rispetto ai 3,2 miliardi complessivi del 2019».
Un forte sostegno alla domanda, tramite bonus alle famiglie e acquisti delle biblioteche, può invece ancora avere significativi effetti, conclude il presidente Aie: «Stiamo lavorando a questa proposta: sappiamo che le famiglie con bambini di 5 e di 6 anni, che si affacciano alla scuola, sono un milione (500 mila per fascia d’età). Stiamo immaginando un buono libro di 100 euro a famiglia, cioè un contributo di 100 milioni a sostegno della filiera del libro, che potrebbe essere diretto ed efficace. Non sarebbe risolutivo, ma sarebbe un contributo molto importante, che può aiutare. Dire che siamo ottimisti è forse troppo, ma visto l’apprezzamento delle proposte presso tutte le forze politiche, direi che è una proposta di dimensioni ragionevoli, e che restiamo in attesa».