Il coronavirus non spegne il jazz: in agosto confermato il festival di Paolo Fresu in Sardegna
Rita Marcotulli, Fabio Concato, ma anche Daniele Silvestri fra i protagonisti di «Time in jazz». Gli organizzatori: «Attenzione massima alle norme di sicurezza»
by Barbara VisentinDopo mesi di concerti cancellati e festival rinviati a causa del coronavirus, ce n’è uno confermato: una notizia incoraggiante per il mondo della musica che arriva dalla Sardegna, con la 33esima edizione di «Time in jazz», festival ideato e diretto dal trombettista Paolo Fresu, che si terrà nel cuore di agosto, in una formula riveduta e corretta, attentissima alla sicurezza, ma riportando finalmente la musica dal vivo nelle piazze. «Vogliamo esserci, con più forza del solito. Il mondo dello spettacolo è stato il primo a fermarsi, con un grandissimo danno economico per tantissimi lavoratori - ha detto Fresu -. È importante dare un segnale positivo per il settore e per il territorio, per una ripartenza senza paura, con la voglia di sottostare alle regole, trovando allo stesso tempo delle soluzioni creative».
I protagonisti: da Marcotulli a Concato a Silvestri
Rita Marcotulli, Cristina Zavalloni, Guglielmo Pagnozzi con Roy Paci, Fabio Concato, fino allo stesso Paolo Fresu sono i cinque nomi in cartellone per i cinque concerti principali che animeranno la piazza di Berchidda, in provincia di Sassari, il paese natale di Fresu che è epicentro del festival. Ma non mancheranno una miriade di eventi collaterali nelle località limitrofe del nord della Sardegna, oltre che molti eventi dedicati ai bambini, mostre, film, incontri e presentazioni. Tra gli appuntamenti di spicco, Daniele Silvestri terrà un concerto dedicato a Fabrizio De André a L’Agnata, dimora del cantautore genovese in Sardegna. Le date degli appuntamenti, in via di definizione, copriranno una decina di giorni di agosto, a partire dalla seconda settimana del mese.
Le norme di sicurezza
E se gli ospiti sono stati rivisti nell’impossibilità di far arrivare big stranieri o di ospitare grossi ensemble, «il programma non è un programma di ripiego - sottolinea Fresu -, ma propone tantissime attività di alto profilo». L’attenzione ora va tutta alle norme di sicurezza da rispettare: piazza del Popolo, a Berchidda, che ospitava circa mille persone, sarà riorganizzata «come un salotto» per contenere 300/350 persone al massimo e vi si potrà accedere solo muniti di biglietto (acquistabile su Vivaticket). È al vaglio la possibilità di un doppio concerto per ciascuna delle cinque serate, così il doppio delle persone potranno partecipare, mentre verranno allestite serpentine per evitare la calca, un ingresso e un’uscita ben distinte, aree perimetrate anche nelle zone aperte.