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Lazio, Lotito e l’ingaggio di Zarate, le Iene: «Il servizio non andrà in onda». Ma la procura Figc apre un’inchiesta

L’agente del calciatore Luis Ruzzi ha dichiarato al programma che parte dei soldi sono stati versati in nero. Gli autori hanno deciso di aspettare la replica del presidente laziale prima di mandare in onda il servizio. Ma il procuratore Chiné si è già mosso

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«Dopo il clamore suscitato dall’annuncio della messa in onda del servizio con le dichiarazioni di Luis Ruzzi, agente nel 2008 di Zarate, sulle modalità di pagamento del calciatore argentino, riteniamo giusto dare un diritto di replica al presidente della Lazio. Nel caso in cui Lotito non volesse cogliere quest’opportunità, il servizio sarà regolarmente in onda martedì 2 giugno».

Lo comunica la redazione de «Le Iene», il programma di Italia1, in una nota. «Con l’intervista a Zarate, realizzata venerdì scorso in collegamento da Buenos Aires, abbiamo ultimato il servizio. Nell’inchiesta di Filippo Roma e Marco Occhipinti, l’agente Luis Ruzzi ci ha raccontato come, a suo dire, sarebbe stato l’assetto societario utilizzato nel 2008 dal presidente della Lazio per pagare parzialmente, attraverso una triangolazione in nero, l’attaccante argentino Zarate. A raccontarci quanto sopra è stato appunto l’agente che Zarate aveva all’epoca, Luis Ruzzi, secondo cui Lotito pagò regolarmente solo una parte dello stipendio di Zarate (7 milioni in cinque anni), ma “l’accordo era di 20” — si legge ancora —. La restante parte sarebbe dovuta essere versata da una società londinese, la Pluriel Limited, che a sua volta avrebbe dovuto girare i soldi a Sergio Zarate, fratello del fuoriclasse argentino. In questo modo Lotito avrebbe risparmiato una parte cospicua delle tasse di quell’ingaggio».

Vedremo se Lotito vorrà partecipare alla trasmissione. Intanto sono bastate le anticipazioni per indurre la procura della Federcalcio ad aprire un’inchiesta sulla vicenda. Il capo della procura della Federcalcio, Giuseppe Chiné ha deciso di aprire un procedimento sulle parti in causa, ovvero il calciatore e il legale rappresentante della società, il presidente Claudio Lotito, in quanto vengono evidenziate presunte irregolarità nelle modalità di pagamento dello stipendio del calciatore argentino con possibili violazioni della disciplina fiscale.