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Luca Poniz

​Poniz: l'Anm non è a rischio scioglimento

"L'Anm non è mai stata e non è a rischio di scioglimento. Ci sono riusciti soltanto i fascisti tanti anni fa. Sabato abbiamo soltanto detto che l'esperienza delle Giunta è da ritenersi conclusa, ma noi siamo qui per tutelare i magistrati e a questo compito non verremo mai meno".

Lo ha sottolineato il presidente dimissionario dell'Anm, Luca Poniz, intervenendo al Comitato direttivo centrale ripreso in serata.

"C'è la volontà di colpire l'intera magistratura, la giurisdizione, l'associazionismo così come lo conosciamo e che nessuno sconfiggerà mai - ha aggiunto Poniz - Dobbiamo opporci alla possibilità che conversazioni frammentarie, dialoghi parziali e frasi maliziosamente estrapolate da alcuni giornali possano restituire l'idea che tutta la magistratura sia questa e lo dobbiamo innanzitutto ai tanti magistrati che non sono in quelle chat e ogni giorno svolgono il proprio lavoro. Parlare di scioglimento della magistratura è da fascisti, a chi lo dice rispondiamo 'vergogna'".

Niente accordo, giunta resta per amministrazione
Non è stato trovato l'accordo politico tra i gruppi, dopo la crisi che ha portato alle dimissioni dei rappresentanti di Area e di Unicost. Ma la giunta dell'Associazione nazionale magistrati resta in carica, come prevede lo statuto, per l'ordinaria amministrazione e per portare l'Anm alle elezioni che ne rinnoveranno i vertici, previste per ottobre. E' questa la soluzione alla quale è arrivato il comitato direttivo centrale, nel corso di una riunione convocata per proseguire l'incontro di sabato scorso, nel corso del quale si erano dimessi il presidente, Luca Poniz, e il segretario, Giuliano Caputo.