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© foto di Alessandro Garofalo/Image Sport

Un ordigno inesploso

Con il campionato di calcio fermo a causa dell'emergenza Coronavirus, il mondo del pallone ha ripescato dal cilindro il fascino del calciomercato.

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(di Gennaro Di Finizio) - Con il campionato di calcio fermo a causa dell'emergenza Coronavirus, il mondo del pallone ha ripescato dal cilindro il fascino del calciomercato, unico strumento di interesse popolare rispetto alle polemiche diventate (quasi) stucchevoli riguardanti la ripartenza del campionato. Governo da una parte e istituzioni del calcio dall'altra, un continuo punzecchiarsi che non ha prodotto ancora nulla, anche se sembra che il finale di questa lunga telenovela si stia avvicinando. 

I tifosi aspettano l'evolversi della situazione e, nel frattempo, assistono allo sviluppo di trame di mercato in salsa primaverile, in netto anticipo rispetto alla tradizione che vuole l'infittirsi delle indiscrezioni di mercato sorgere in concomitanza con la fine della stagione. La verità è che già da diverse settimane le società lavorano al futuro, per capire come gestire anche la prossima sessione di calciomercato, che sarà indubbiamente condizionata dall'emergenza Covid e le conseguenze che questa avrà su tutto il sistema. 

In casa Napoli il tormentone del momento vede al centro dell'attenzione Arek Milik: il polacco, secondo le ultime notizie che arrivano da diverse fonti, sarebbe ormai pronto a sloggiare, anche in virtù del rinnovo di Mertens ed il prossimo arrivo di Petagna. Per l'ex Ajax, dunque, non c'è più posto e le soluzioni, ad onor del vero, non mancano: in pole c'è la Juve di Sarri, che andrebbe ad inserire un tassello importante in attacco, anche in vista del possibile addio di Higuain, con un bilancio destabilizzato dagli ultimi mesi, un'operazione low cost come nel caso di Milik sarebbe l'ideale. 

Un rapporto, quello tra Milik e la piazza azzurra, che resta tra i motivi veri dell'addio del polacco: un amore mai sbocciato, una fiducia (quella dei napoletani) che l'attaccante polacco non ha mai guadagnato, nonostante i numeri incoraggianti soprattutto durante gli anni dei due infortuni, che hanno visto Arek giocare poco ma segnare tanto. Ma anche nei momenti di splendore fisico, Milik non ha mai rappresentato il bomber che il pubblico di Napoli chiede da tempo, e che ha soltanto assaporato con le voci di mercato riguardanti Mauro Icardi. 

Milik resta, purtroppo, un ordigno inesploso all'ombra del Vesuvio: arrivato in Italia con grandi aspettative dopo gli anni in Eredivisie, gli infortuni ne hanno ovviamente condizionato il percorso, ma alla base resta anche la mancata empatia con la piazza napoletana. La Juve fiuta l'affare, con pretendenti che tengono d'occhio il polacco anche dalla Germania (Schalke 04, Borussia Dortmund e Lipsia) e dalla Spagna (Atletico Madrid, Valencia e Siviglia).