Recovery fund, Sassoli: "Non esistono paesi frugali ed altri spendaccioni"
Il presidente del parlamento europeo: "Tempo di ricostruire non di rigidità". Amendola: no proposte al ribasso da paesi beneficiati da mercato Ue. Austria: 500 miliardi di euro di sovvenzioni a fondo perduto
Mancano solo due giorni al vertice della Commissione europea del 27 maggio, in cui sarà presentata la proposta del Recovery Fund. Il presidente della Parlamento Europeo David Sassoli lancia un appello "Faccio un appello alla responsabilità" di Olanda, Austria, Danimarca e Svezia. "Non esistono Paesi frugali ed altri spendaccioni. Piuttosto esistono Paesi consapevoli delle sfide che abbiamo di fronte e Paesi inconsapevoli", ha detto Sassoli, intervistato oggi dal network di donne corrispondenti Brux-Elle, rispondendo ad una domanda a proposito delle proposte di Austria, Danimarca, Olanda Svezia sul Recovery Fund.
"Per questo chiedo a tutti di essere all'altezza di questo momento storico. Tutti si avvantaggiano dei benefici del Mercato europeo e anche i paesi che hanno sollevato obiezioni ne sono tra i principali destinatari. Mi auguro che tutti siano consapevoli. Non è il tempo della rigidità ma della ricostruzione, altrimenti saremo costretti ad un Europa a diverse velocità", ha concluso Sassoli.
Dopo le parole di Sassoli è partito un giro di telefonate con i colleghi dei quattro paesi definiti 'frugali' che ha coinvolto il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola e i suoi omologhi d'Austria, Danimarca, Svezia, la settimana scorsa con i Paesi Bassi.
'Nessuno puo' farcela da solo. Insieme dobbiamo difendere il mercato europeo e le sue riforme. Ho spiegato le perplessità del Governo italiano sulla loro proposta per il Recovery Fund. Per noi si basa su un’impostazione troppo difensiva - spiega Amendola - visti rischi recessivi che colpiscono le catene di valore europee e i settori produttivi. Questa è una settimana importante. Domani parteciperò al Consiglio affari generale in vista della riunione della Commissione Ue del 27 maggio, dove sarà presentata la proposta del Recovery Fund”.
Per Amendola 'non e' tempo di mediazioni al ribasso, ma di pianificare strumenti adeguati per sostenere la competitivita' dell'economia europea. Chiediamo piu' ambizione e scelte innovative, soprattutto a quei Paesi che, in questi anni, hanno ricevuto maggiori vantaggi e benefici dal mercato unico europeo'.
L'Austria affida al suo rappresentante europeo una prima indiscrezione sulle cifre: un recovery fund da 500 miliardi di euro, attivo fino al 2022, costituito per la maggior parte di sovvenzioni a fondo perduto, in aggiunta ad un bilancio europeo da circa 1.000 miliardi: queste le cifre della proposta che la Commissione europea presentera' mercoledi', secondo quanto rivela Martin Selmayr, rappresentante della commissione in Austria, in un'intervista all'agenzia di stampa austriaca.
Selmayr spiega che la ripartizione di prestiti e sovvenzioni ancora non e' definitiva, ma a fondo perduto dovrebbe andare il 60% o 70%.