In 130 sostengono di essere figli di Jeffrey Epstein: in ballo c’è patrimonio di 634 milioni

Secondo quanto scrive il New York Post, uno studio legale si è messo alla ricerca di possibili eredi di Jeffrey Epstein ed è stato contattato da oltre 380 persone in tutto il mondo, delle quali 130 sostengono di essere suoi figli. Il magnate della finanza è morto suicida in carcere mentre era in attesa del processo per le accuse di traffico sessuale di minori.

Ben centotrenta persone che sostengono di essere figli di Jeffrey Epstein, il magnate della finanza morto suicida a 66 anni in un carcere di New York nell'agosto dello scorso anno. A darne notizia è il New York Post, secondo cui uno studio legale della Florida si è messo alla ricerca di possibili eredi di Epstein e a quel punto sarebbe stato contattato da oltre 380 persone in tutto il mondo. Di queste persone, in 130 sostengono di essere suoi figli. "Jeffrey Epstein è stato per lungo tempo sessualmente promiscuo – ha detto l'investigatore Harvey Morse – e c'è la possibilità che abbia avuto un figlio. Potrebbe persino essere nonno". In ballo c'è un patrimonio di 634 milioni di dollari del magnate della finanza, arrestato tra le altre cose per abusi sessuali e traffico internazionale di bambini prima di morire in carcere. Secondo quanto riportato dai media americani, chiunque reclami di essere suo erede deve sottoporsi a un test del Dna negli Stati Uniti.

Jeffrey Epstein morto in carcere nell'agosto 2019

Jeffrey Epstein era in attesa del processo per le accuse di traffico sessuale di minori quando è stato trovato morto in carcere la mattina del 10 agosto 2019. Secondo quanto emerso dall’autopsia sul suo corpo, il miliardario si è suicidato impiccandosi. I risultati dell'autopsia sembrano aver chiarito i dubbi emersi subito dopo il decesso di quanti ipotizzavano un omicidio del magnate. Epstein, invece, si sarebbe suicidato con il lenzuolo della sua brandina legato alla parte alta del letto a castello che c'era nella sua cella. Pochi giorni prima di morire Epstein aveva firmato un testamento che prevedeva come unico erede il fratello Mark.