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(fotogramma)

la Repubblica

Dalla maratona per l'infanzia un appello a Conte: "Ora un decreto bambini"

Parlamentari Pd e M5S per oltre quattro ore a confronto con scienziati ed esperti per riportare al centro dell'attenzione i più piccoli trascurati dall'emergenza coronavirus

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E' un gruppo nutrito di parlamentari dell'attuale maggioranza. Ha proposto un decreto bambini che dia centralità ai piccoli dimenticati e sacrificati, con la chiusura delle scuole, sin dall'inizio dell'emergenza Covid - 19. Sottolinea il bisogno di un piano strategico che parta dai diritti dei più piccoli, dai loro bisogni. E per costruirlo chiama a raccolta tutte le voci del mondo della scuola, del terzo settore, dei pediatri, degli psicologi, degli enti locali, delle associazioni genitori, ciascuna con un punto di vista particolare sull'infanzia e sull'adolescenza, tutte comunque convinte della necessità di dare vita, nel Paese, ad una strategia che si lasci alle spalle la trascuratezza di cui sono stati vittime i più piccoli. Così, per iniziativa di Paolo Siani (Pd) e Paolo Lattanzio (5 Stelle), per quattro ore si è discusso del tema nel corso di una Maratona per l'infanzia andata in onda sui social e sul sito di Repubblica. "E abbiamo ricominciato finalmente a parlare di scuola, del futuro della scuola che richiede di mettere in campo tutte le possibili soluzioni per la sua ripartenza" commenta Sara Funaro, assessore all'Educazione del Comune di Firenze.

La maratona ha una indispensabile premessa: "In Italia il numero dei bambini in povertà assoluta, e senza un’alimentazione adeguata né una casa, è triplicato. Oggi sono più di un milione e 260mila (563mila nel Mezzogiorno, 508mila al Nord e 192mila al Centro). Per loro e per le loro famiglie, è necessario subito un aiuto e un sostegno concreto" hanno spiegato i parlamentari che annunciano emendamenti al decreto Rilancio e nuove proposte di legge. "Che abbiano al centro i bisogni dei bambini, le loro esigenze - spiega Paolo Siani - e che guardi alla scuola sapendo che la scuola è il respiro del Paese". "Bisogna riaprire scuole e spazi educativi - aggiunge Lattanzio - anche perchè senza quei presidi di socialità lasciamo spazio alla criminalità che recluta soggetti in difficoltà e svantaggiati per le tante diseguaglianze aumentate in questo periodo". "I bambini tornino al centro del'azione politica - insiste la parlamentare Pd Rosa Maria Di Giorgi - dopo l'interruzione dei loro diritti". E bisogna cogliere l'occasione "di questo momento storico per immaginare come cambiare la scuola" aggiunge Siani. Sin qui "i bambini sono finiti in fondo a tutto, persino in fondo alle spiagge, e la scuola sembra essere superflua". La sociologa Chiara Saraceno ricorda che "sono aumentate le sofferenze, per i piccoli, ma anche le diseguaglianze. e la povertà. Solo a Torino si calcola che 120 ragazzi delle superiori siano andati 'persi' con la didattica a distanza. Se moltiplichiamo il dato per tutto il Paese.... Ora la scuola deve dunque richiedere risorse e capacità innovativa, facendo attenzione a non alimentare la deriva sanitaria che si sta impossessando dei problemi della riapertura della scuola".

Paolo Iasci è presidente della Federazione italiana medici pediatri, e sottolinea che è indispensabile una "sorveglianza sanitaria, nelle scuole, anche perchè i sintomi del coronavirus sono sovrapponibili a quelli di altre patologie frequenti nei bambini. Dunque c'è necessità di tamponi diagnostici in 24 ore". E Raffaella Milano, di Save the Children, fa appello perchè si rintraccino i bambini (almeno 1 su 10) rimasti esclusi dalla didattica a distanza e li si raggiunga subito per sostenerli immediatamente. Raffaella Milano propone che "al reddito di emergenza si associ una dote educativa per i bambini delle famiglie in difficoltà". Mentre l'economista Andrea Gavosto (Fondazione Agnelli) si dice preoccupato perchè "la perdita di apprendimenti di queste 14 settimane compromette il futuro percorso scolastico degli studenti".