La germania
CRAUTI AMARI – LA GERMANIA È UFFICIALMENTE IN RECESSIONE TECNICA: IL PIL SCENDE DEL 2,2% NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2020 E I CONSUMI DEL 3,2% – È LA CONTRAZIONE PIÙ FORTE DALLA CRISI DEL 2008/2009, MA È NULLA RISPETTO A QUELLO CHE SUCCEDERÀ CON I DATI DEL SECONDO TRIMESTRE, CHE CONTEMPLA ANCHE IL LOCKDOWN – LA PREVISIONE DEL GOVERNO È DI UN CROLLO DEL 6,3%
L'economia della Germania registra la maggiore contrazione dalla crisi finanziaria del 2008 ed entra in recessione tecnica. Nel primo trimestre del 2020 il Pil tedesco ha evidenziato una flessione del 2,2% rispetto ai tre mesi prima, confermando la lettura preliminare e accelerando al ribasso per effetto della pandemia da coronavirus. Nella prima fase di emergenza, infatti, tra gennaio e marzo i consumi sono diminuiti del 3,2% rispetto al quarto trimestre 2019 e le esportazioni del 3,1%.
Si tratta della più forte contrazione dell'economia tedesca dalla crisi finanziaria del 2008/2009 (nel primo trimestre del 2009 il Pil tedesco si era contratto del 4,7% rispetto al trimestre precedente), nonché il secondo più grave declino nella storia della Germania riunificata. Non solo. Con la revisione in negativo del dato sul Pil del quarto trimestre 2019 (da 0% a -0,1%) la Germania entra ufficialmente in recessione tecnica (così si definisce una variazione congiunturale negativa del Pil per due trimestri consecutivi).
Il Pil della Germania è dunque destinato a ridursi in modo molto più pronunciato nel secondo trimestre e gli esperti prevedono per questo periodo una contrazione del 10%. Il governo tedesco prevede una contrazione record del 6,3% quest'anno.