la Repubblica
Fase 2 Roma, l'allarme di Tagliavanti: "A rischio chiusura 50 mila imprese"
Secondo il presidente della Camera di commercio il 10% delle 500 mila imprese della Capitale potrebbe non riaprire: "In ballo 80 mila posti di lavoro"
"A Roma ci sono 500mila imprese e il 10% potrebbe non riaprire: parliamo di 50mila imprese, e temiamo che almeno 80mila persone possano perdere il lavoro. Tra questi ci sono anche molti titolari d'impresa". Lo ha detto Lorenzo Tagliavanti presidente della Camera di commercio di Roma, intervenendo durante il dibattito online in diretta Facebook promosso dalle Acli di Roma intitolato 'Dal Covid-19 alla crisi sociale ed economica: piste di impegno oltre le emergenze'. "La pandemia ha lasciato nel nostro sistema economico un grande disastro paragonabile solo al Dopoguerra. Nel 2008, dopo il primo anno di crisi c'era stato un calo di Pil del 2,4%, ora in due mesi l'Italia ha perso il 9%, l'eurozona il 7% e i Paesi anglossassoni il 6%. Una contrazione economica importante, e il sistema ha poche armi teoriche per affrontarla perché non è una crisi economica", ha commentato Tagliavanti.
Per questo "come Cciaa abbiamo effettuato un'indagine settimanale verso gli imprenditori per comprenderne il sentiment, e abbiamo scoperto che da questo punto di vista i cambiamenti da settimana a settimana equivalevano a semestri: questo ci pone in una situazione molto severa, ma è anche vero che conosciamo bene la causa di questa crisi, il virus".
"Quando mi chiedono quali sia la riforma migliore per il rilancio dell'economia- ha aggiunto il presidente della Camera di commercio di Roma- rispondo che sarebbe l'annuncio da parte della medicina che il virus è stato sconfitto. Fino ad allora dovremo convivere con il virus, perché in soli due mesi registriamo già danni sociali ed economici rilevanti. Abbiamo perso 9 punti di Pil ma possiamo recuperarli in fretta, perché al contrario del 2009 è possibile il rimbalzo: in un anno, se ci sarà un sostegno adeguato, possiamo riprenderci, ma non so se saremmo in grado di reggere una seconda botta in autunno".