Vaccino coronavirus di Oxford-Pomezia, calate al 50% le chance di successo
by redazione BlitzLONDRA – Il rapido calo dei contagi da coronavirus nel Regno Unito rischia di rallentare se non compromettere la sperimentazione per la messa a punto del vaccino anti-Covid, sul quale sta lavorando l’Università di Oxford in tandem con l’azienda Advent Irbm di Pomezia.
Un vero paradosso, quello in cui si trovano i ricercatori del Jenner Institute, dove sono in corso i test al momento più avanzati in Europa su un prototipo: se il virus circolerà a bassi livelli, gli scienziati non potranno controllarne l’efficacia.
“E’ una corsa contro il tempo prima che il virus sparisca – ha dichiarato il professor Adrian Hill, coordinatore del programma di test, citato dai media britannici -. In precedenza avevamo detto che c’era l’80% di possibilità di sviluppare un vaccino efficace entro settembre. Ma ora quelle possibilità si sono ridotte al 50%. Ci troviamo in questa bizzarra situazione che vogliamo che il Covid-19 resista, almeno ancora per un po’”.
La sperimentazione sul vaccino, conosciuto come ChAdOx1 nCoV-19, hanno coinvolto finora una parte di una campione di un migliaio di adulti sani, tra i 18 e 55 anni.
Secondo il protocollo, presto la seconda e terza fase dovrebbero prevedere la somministrazione ad un numero più ampio (10mila volontari), estendendo anche l’età del campione a bambini ed anziani.
Al momento si stima però che solo lo 0,25% della popolazione britannica sia infetto, una percentuale destina a ridursi ulteriormente se continueranno a funzionare le attuali misure di lockdown, rendendo sempre più difficile le verifiche. (Fonte: Ansa)