Ancora incertezza per i lavoratori ex Honeywell: la denuncia di Rifondazione
Il segretario regionale Fars chiede risposte certe da Regione e Governo per 360 persone
by Redazione"La Regione Abruzzo e il ministero per lo Sviluppo economico si diano una mossa e convochino la Baomarc per dare seguito a quanto stabilito 6 mesi fa pur nelle forme dovute alla garanzia della sicurezza dei lavoratori in epoca di Coronavirus".
A chiedere un'accelerazione sulla ex Honeywell, per dare risposte ai 360 ex dipendenti dell'azienda, è il segretario regionale di Rifondazione Comunista-Sinistra Italiana Marco Fars.
Nel 2017, ricorda Fars, "la fuga della multinazionale statunitense dopo aver ricevuto per anni sussidi da parte dello Stato ha scippato il territorio e lasciato senza lavoro 360 persone. Un anno - prosegue - per stendere l'accordo per la cessione alla Baomarc al ministero dello Sviluppo economico e, 6 mesi dopo la firma, l'azienda chiede ulteriori 6 mesi per avviare la riconversione dello stabilimento e l'assunzione di parte dei lavoratori, a causa dell'emergenza covid-19. È grave che i lavoratori siano lasciati nell'incertezza e siano costretti a riaprire una vertenza che si credeva andata a buon fine. Non possono essere, ancora una volta i lavoratori, a pagare ulteriori ritardi", sottolinea il segretario regionale Prc-Se.
Di qui la richiesta a Regione e Governo affinché convochino l'azienda e diano seguito a quanto pattuito, anche in ragione del fatto che entrambi "hanno impegnato fondi propri per il subentro della Baomarc. È bene sottolineare - aggiunge Fars - che dei 360 lavoratori della ex Honeywell, solo 162, forse, verranno riassorbiti dalla Baomarc. Che fine faranno gli altri lavoratori quando termineranno i benefici degli ammortizzatori sociali in scadenza? Si trovi, intanto, una soluzione 'ponte' che accompagni e sostenga il reddito dei lavoratori fino a quando non saranno riassorbiti" oltre che, conclude, per quelli che il lavoro lo perderanno definitivamente.