Anche Lufthansa salva le penne, accordo da 9 mld di euro
by Paolo Alberto Valentieuronews_icons_loading
Sono tutte salve (o quasi) le ali della compagnia di bandiera Lufthansa colpita (come la maggior parte dei vettori) dalla pandemia di coronavirus. Un salvataggio da 9 miliardi di euro che dovrà essere approvato da Bruxelles.
Lo stato azionista
In sostanza il governo di Berlino si intesta il 20% del pacchetto azionario del vettore e incassa due seggi nel consiglio di sorveglianza in rappresenzanza dell’esecutivo. Il governo avrà quindi potere di veto in circostanze eccezionali come nel caso di takeover ostili al fine di proteggere la compagnia tedesca.
La benedizione di Markus Söder
Anche gli ultraconservatori come il presidente della Baviera Markus Söder plaudono alla mossa ma nel suo discorso ha precisato i paletti: "La proposta ora investe una società importante per la Germania che in precedenza aveva avuto molto successo ed è finita in una crisi seza averne la responsabilità. Adesso c'è un aiuto importante col quale Lufthansa potrà tornare a volare senza essere nazionalizzata perché questo non deve essere l'obiettivo".
Gli aiuti al vaglio di Bruxelles
Il pacchetto di aiuti dovrà essere approvato dalla Commissione europea che nelle scorse settimane ha dato il via libera agli aiuti statali per 10 miliardi di euro a Air France-KLM. Nel momento peggiore della crisi, Lufthansa ha avuto a terra il 90% dei suoi areomobili con perdite di circa 800 milioni di euro al mese. Uno stallo che hanno pesantemente scontato quasi tutte le maggiori compagnie aeree. Il salvataggio della Lufthansa implicherà una limitata riduzione della sua flotta con una attenuazione dell'impatto ambientale sui corridoi aerei, una prospettiva che riguarderà anche le altre compagnie di bandiera schiacciate a terra dalla pandemia e destinate ad un futuro immediato di non facile gestione.