Attilio fontana a ‘rtl 102.5’: zero morti? il dato va preso con le pinze - il vero motivo potrebbe..
“ZERO MORTI? IL DATO VA PRESO CON LE PINZE” – ATTILIO FONTANA A ‘RTL 102.5’ UFFICIALIZZA CHE SECONDO I NUMERI UFFICIALI IERI NON SONO DECEDUTE PERSONE PER IL VIRUS IN LOMBARDIA, MA CHIEDE CAUTELA – PER FORZA: È IMPROBABILE CHE IMPROVVISAMENTE NON SIA MORTO NESSUNO, PIÙ REALISTICO CHE LA RETE OSPEDALIERA E I COMUNI NON ABBIANO TRASMESSO I DATI DI DOMENICA - VIDEO
CORONAVIRUS, FONTANA: 'ZERO MORTI IN LOMBARDIA? DATI DA PRENDERE CON LE PINZE'
1 – CORONAVIRUS, FONTANA: UFFICIALE ZERO DECESSI LOMBARDIA MA DATO VA PRESO CON PINZE
(LaPresse) - "Ieri zero decessi in Lombardia? Dato ufficiale, ma da prendere con le pinze, la domenica la comunicazione dei dati non è precisa. Dato positivo, ma non illudiamoci che sia finita". Così il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, a Rtl 102.5
2 – IN LOMBARDIA TROPPI CONTAGI MA DICHIARA ZERO MORTI IN 24 ORE
Mauro Evangelisti per “il Messaggero”
Miracolo a Milano, zero decessi per Covid-19: questo è stato il dato comunicato ieri dalla Lombardia alla Protezione civile, è sarebbe motivo di gioia per tutti, ma purtroppo è molto probabile che si tratti solo di un rallentamento delle notifiche. Gli altri numeri sono invece molto duri. Non solo la Lombardia è la regione d'Italia con quasi il 40 per cento dei casi positivi di tutto il Paese, ma nell'ultima settimana ha visto crescere quel dato in modo molto più consistente della media nazionale. Tra il 17 e il 24 maggio in Italia i nuovi casi totali sono stati 4.423, con un incremento dell'1,96 per cento. Oltre la meta sono stati rilevati in Lombardia - 2.266 - con un aumento, su scala regionale, del 2,67 per cento.
ANOMALIA
Con queste premesse è complicato pensare che dal 3 giugno ci possa essere un liberi tutti in Lombardia, con la possibilità di chi abita in quella regione di raggiungere località della Calabria, della Sicilia o della Sardegna, in cui il numero dei positivi è mediamente l'1,25 per cento di quelli di Milano e dintorni. In altri termini: in Lombardia il numero dei positivi è ottanta volte superiore a quello della Calabria, un rapporto che varia di poco se si considerano solo gli attualmente positivi.
Ancora: ieri, su base nazionale, sono stati segnalati 531 nuovi casi (ma a fronte di un numero di tamponi inferiore rispetto ai giorni scorsi, 55.824). Di questi, ancora una volta molto più della metà sono in Lombardia. C'è il rischio che l'Italia sia costretta a trattare la Lombardia come ha fatto la Cina con la Provincia di Hubei, dove i confini sono rimasti a lungo chiusi perché a Wuhan e dintorni il numero dei positivi era molto più alto del resto del paese.
Spiega l'epidemiologo Pierluigi Lopalco, che è anche consulente per la Regione Puglia: «Servirà estrema cautela, i numeri di nuovi casi giornalieri in Lombardia sono sì diminuiti, ma restano molto più alti di quelli che, ad esempio, abbiamo registrato in Puglia quando c'è stato il picco. Da noi diverse persone tornate dalla Lombardia, prima del lockdown, hanno portato il virus». Nel bollettino di sabato in Lombardia erano stati segnalati 56 morti, il giorno precedente 57. Ieri 0. Come è possibile?
LA SPIEGAZIONE
Sembra improbabile che all'improvviso sia stato azzerato il numero dei decessi, la spiegazione pare essere un'altra: la mancata trasmissione dei dati dalla rete ospedaliera e dalle anagrafi dei Comuni; è probabile che nei prossimi giorni vi sarà una impennata perché queste notifiche saranno recuperate. Sempre in Lombardia, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono un terzo del dato nazionale complessivo.
Questo nonostante una piccola parte di pazienti gravi fosse stata inviata in altre regioni, nei giorni più bui; come un signore di Bergamo che era arrivato in gravissime condizioni al Campus Bio-Medico di Roma e che ieri, dopo 50 giorni, è guarito ed è stato riportato a casa in elicottero («Ho avuto dei momenti di grande pericolo, ma qui al Campus sono stati veramente bravi e mi hanno curato al meglio - ha spiegato - credo che il modello che viene usato qui possa essere esportato»).
Lombardia a parte, i numeri di ieri confermano un sostanziale miglioramento della situazione nazionale: 50 decessi (ma come detto c'è l'incognita della mancata comunicazione della Lombardia), 1.639 guariti, gli attualmente positivi ormai sono 56.594 e solo un sesto è ricoverato in ospedale. Ieri sono stati conteggiati meno tamponi della media settimanali, ma in tredici regioni, comunque, ci sono stati meno di 10 nuovi casi positivi.