Dandolo e la tragedia di una donna dal passato glorioso e dal presente disperato: irene pivetti
DANDOLO RICOSTRUISCE LA TRAGEDIA DI UNA DONNA DAL PASSATO GLORIOSO E DAL PRESENTE DISPERATO: IRENE PIVETTI. L'AMORE FINITO E IL RAPPORTO CON LELE MORA. LE ESTATI CON COSTANTINO, LE COPERTINE DA CAT WOMAN - LUI DALLA D'URSO SPARA: ''NEL SUO UFFICIO CIRCOLAVANO PERSONE DELLA BANDA DELLA MAGLIANA” - LEI REPLICA: “SONO ALLIBITA, HO SEMPRE CONSIDERATO LELE UN AMICO, LO DOVRÒ QUERELARE” - VIDEO: LE IENE RADUNANO GLI IMPRENDITORI CHE SOSTENGONO DI ESSERE STATI FREGATI DA LEI: ''NON CI PAGAVA''
VIDEO: LE ''IENE'' TROVANO TANTI IMPRENDITORI CHE AFFERMANO DI ESSERE STATI FREGATI DALLA PIVETTI E DALLE SUE SOCIETA'
https://www.iene.mediaset.it/2020/news/pivetti-cina-only-italia-creditori_789002.shtml
1. LA TRAGEDIA DI UNA DONNA DAL PASSATO GLORIOSO E DAL PRESENTE DISPERATO
Alberto Dandolo per Dagospia
Premessa : sulla questione Pivetti, Mora, mascherine la Giustizia farà il suo corso e accerterà eventuali reati e responsabilità.
Quella che vi vogliamo raccontare è la storia di una donna che ad uno sguardo superficiale si direbbe avere avuto 2 distinte vite.
Quella di vergine leghista che giovanissima diventa la terza carica dello Stato attorcigliata ai suoi foulard austeri e algidi e quella della affarista in odor di truffe che dal cilicio si è concessa a travestitismi senza limitismi (indimenticabile un servizio in cui appariva travestita da Cat Woman)
In realtà è la storia di una frattura ma non di uno sdoppiamento.
E' la storia di un lutto mai superato. Di una perdita di riferimenti emotivi. Di una incapacità di controllo di fronte alla perdita di un amore. Di un progetto e di una promessa sacra.
E' la storia di Irene Pivetti. La storia di un rocambolesco vortice di scellerate scelte dettate dall'incapacità di prevedere e vivere la fine di un amore. Quello con Alberto Brambilla. Giovane uomo che le fece scoprire l'amore e appese al chiodo i suoi foulard. Donandole nuova linfa.
È in quel preciso momento, quello dell'addio, che Irene diventa una tabula rasa.
Che incontra forse la persona sbagliata: Lele Mora.
Iniziò un rapporto in cui Irene divenne plastilina nelle mani del suo nuovo pigmalione.
Si fece immortalare per una congrua cifra foraggiata da sponsor vari e avariati con Costantino Vitagliano in Costa Smeralda. Avvinghiata a quello che sarebbe per lei diventato un baratro. Poi su un settimanale con travestita da cat woman. Ma questa è storia.
Lele con Irene ha sempre voluto fare affari. Lei credibile, colta, istituzionale, donna pia. Specchietto inconsapevole per consapevoli allodole.
2 i fronti:
1) Lei in Cina, intessendo rapporti a livelli altissimi col regime.
2) lui con la chiesa ortodossa russa e (grazie anche a lei) col Vaticano.
I due condividevano lo stesso ufficio. Quartiere Villa San Giovanni. Viale Monza. Milano. Periferia operaia.
Si favoleggia che lei facesse produrre in Cina una serie di oggetti, strumenti, immagini, icone e utensili sacri che Lele vendeva a caro prezzo al pope ortodosso a Milano. Insieme ad oggetti di altra e più piacevole natura.
Altro canale di vendita erano le Chiese di paese. E i prelati compiacenti.
Insieme hanno forse pensato alle mascherine che non mascaravano. Forse...
A Live-Non è la D'Urso, Lele Mora torna a cannoneggiare contro Irene Pivetti per la vicenda delle mascherine importata che la ha travolta. Parole pesantissime, quelle dell'ex agente dei vip, tanto che Barbara D'Urso si è sentita in dovere di prendere le distanze.
"Nell'ufficio della signora Pivetti circolavano persone che mi facevano paura, facevano parte di un'organizzazione criminale romana, facevano parte della banda della Magliana. Il signore che mi ha minacciato si chiama Giuseppe e la Pivetti sa chi è, io queste persone le ho viste e sono andato via perché sono stato minacciato", ha sganciato la bomba Lele Mora, rispondendo a Gianluigi Nuzzi che gli chiedeva chiarimenti circa quanto detto la settimana prima.
La D'Urso, come detto, ha preso le distanze. Immediatamente, è arrivata anche la replica della Pivetti: "Sono rimasta allibita e molto male ascoltando quello che ha detto Mora, perché Lele l'ho sempre considerato un amico, lo dovrò querelare per diffamazione. Sono stata io a chiedergli di andare via. Le cose non sono andate come dice lui", ha concluso. Insomma, si vedranno in tribunale.