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Navigli di Milano

Fase due, movida a Milano: vietato l'asporto di alcolici dopo le 19

L'annuncio del sindaco di Milano Beppe Sala: stop alla vendita per l'asporto di alcolici dai bar dopo le 19

Fase due, Milano: vietato l'asporto di alcolici dopo le 19

A Milano "dopo le 19 sara' vietata la vendita per l'asporto di alcolici e super alcolici dai bar". Lo ha detto il sindaco, Giuseppe Sala, al termine del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si e' tenuto questo pomeriggio in prefettura. "Si potra' stare seduti ai tavolini, ma i locali non potranno vendere per l'asporto e il divieto vale anche per i negozietti di prossimita' per evitare che uno prenda la birra e la consumi in strada", ha specificato il primo cittadino.

 Il divieto sara' di fatto operativo da domani quando il sindaco emanera' un'ordinanza. "Sanzioneremo il consumo di alcolici in piedi se non in luogo dedicato e definito come lo spazio prospiciente al bar", ha precisato Sala. Ad essere sanzionati non saranno solo i titolari dei locali ma anche gli utenti, secondo le norme vigenti contro gli assembramenti. "Entro domani il questore indichera' le aree presidiate dalle quattro forze di polizia (la polizia di stato, i carabinieri, la guardia di finanza e la polizia locale) dislocate nei luoghi particolari della movida. Dovremo essere certi che le zone saranno presidiate", ha aggiunto Sala. Il divieto di vendita "non riguardera' i supermercati". Non ci saranno comunque "limiti temporali alla chiusura dei locali", ha concluso Sala. Al vertice convocato dal prefetto Renato Saccone hanno partecipato il questore Sergio Bracco, il comandante della polizia locale, Marco Ciacci, il comandante provinciale dei carabinieri di Milano, Luca De Marchis e' quello della guardia di finanza Stefano De Braco

Sala: "Metteremo in campo tutte le forze possibili"

Per i controlli contro gli assembramenti nelle zone della movida a Milano "metteremo in campo tutte le forze possibili in termini di personale" delle forze dell'ordine. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al termine del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si e' tenuto questo pomeriggio in prefettura. "Speriamo che il prossimo weekend sia un po' meglio", ha auspicato Sala, con riferimento alle folle che hanno occupato le zone del centro venerdi' scorso. E ha precisato che non si tratta "solo di uno fenomeno delle grandi citta' ma anche delle cittadine di provincia". "Stiamo cercando di prendere le misure ma non possiamo sapere il risultato, perche' ci troviamo davanti ad una situazione unica. Andremo per progressione", ha aggiunto il primo cittadino, relativamente alle ordinanze da emettere per contenere gli assembramenti. E ha annunciato un vertice analogo gia' all'inizio della settimana prossima: "Verificheremo quello che succede nel weekend e lunedi' ci rivediamo", con i componenti del comitato (prefetto e vertici di polizia, carabinieri, polizia locale e guardia di finanza). I provvedimenti presi "richiedono qualche sacrificio a tutti ma non mettono in difficolta' nessuno, in particolare gli esercenti", constata Sala, che auspica di "non dover prendere misure drastiche"

 

Movida, Sala: non vorrei chiudere, ma un altro weekend così non è immaginabile

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel suo consueto videomessaggio su Facebook in mattinata aveva fatto il bilancio della prima settimana post lockdown. Un altro weekend come quello che si e' concluso a Milano non e' possibile immaginarlo, aveva spiegato il sindaco, "hanno riaperto gran parte degli esercizi al dettaglio non alimentari, mentre purtroppo per le difficolta' comprensibili, ristoranti e centri di benessere per la persona hanno aperto solo al 50 per cento. Da questa settimana, tutti i mercati comunali scoperti sono aperti. E poi e' inevitabile parlare dell'intrattenimento serale e notturno. Fuori dai bar per le nostre vie". "Evitiamo - prosegue il Sindaco - di metterci in due parti avverse, cioe' chi si diverte eccedendo e chi, da casa, denuncia questi comportamenti. Cosa che sara' anche naturale, ma sta avvenendo".

"Io ricevo centinaia di messaggi, foto di assembramenti nelle vie, nei parchi. Bisogna trovare una formula e qui denuncio tutta la mia frustrazione, e anche quella dei sindaci delle grandi citta' italiane, perche' gli inviti al buon senso, alla responsabilita' funzionano anche pochino. Ed e' illusorio promettere ai cittadini di riuscire a controllare tutto. Dobbiamo trovare una formula, lo capisco. Oggi mi incontrero' con il prefetto per capire cosa si puo' fare", ribadisce sala. "E' chiaro - aggiunge - che io vorrei evitare chiusure a tutela di chi sta lavorando, pero' e' altrettanto chiaro che questo weekend non e' stato sereno e non possiamo immaginarne un secondo in questo modo".

Il sindaco torna a parlare della app "Immuni", che secondo lui da sola non serve a niente, ma servono migliaia di tracciatori. "Va bene parlare degli assembramenti, va bene che i media si sfoghino, ma questo non ci deve far perdere di vista il fatto che ci sia la probabilita' che, con questa pandemia, ci si confronti a lungo e quindi il punto e' 'con che misure noi controlliamo la pandemia stessa e come la gestiamo'. Possibile che ora si parli solo di questo termine bruttissimo che e' 'movida' e non si parli piu' della app, che da sola non serve a niente? Servono i tracciatori, cioe' migliaia di persone che prendono cio' che la app segnala, la decifrano e da cio' permettono di intervenire", sostiene Sala. "All'estero ne stanno assumendo a migliaia, da noi non se ne parla. Come si parla ancora poco di test e tamponi. E io insistero' fino alla noia. Quindi ragioniamo - conclude il sindaco - non possiamo continuare a seguire dei flussi di dibattito che durano qualche giorno e perdiamo di vista gli strumenti fondamentali affinche' si possa uscire da questa pandemia".

SALA: "A MILANO AVREMO DISOCCUPAZIONE DOPPIA. CICLABILI, NON TORNO INDIETRO"