Senza prenotazione niente spiaggia. Il trend terribile del 2020

Gli stabilimenti perderanno il 50% di spazio. Per quelle libere bisognerà passare per un app. Per i bagnanti si preannuncia un'estate difficile

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Francesco Pecoraro via Getty Images
ATRANI AMALFI COAST, ITALY - MAY 24: A local police officer disbands gatherings on the beach on May 24, 2020 in Salerno, Italy. Restaurants, bars, cafes, hairdressers and other shops have reopened, subject to social distancing measures, after more than two months of a nationwide lockdown meant to curb the spread of Covid-19. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Senza prenotazione, niente spiaggia. Questo rischia di essere il trend terribile del 2020. Gli stabilimenti privati infatti perderanno il 50% di spazio mentre per andare sulle spiagge libere bisognerà passare per un app. Per i bagnanti si preannuncia quindi un’estate a dir poco difficile.

Le spiagge attrezzate sono quasi tutte pronte per la stagione estiva e molti stabilimenti, nel fine settimana appena trascorso, hanno riaperto. Ma quest’anno la capienza sarà tra il 50 e il 70%, secondo l’ampiezza degli arenili e le scelte imprenditoriali. A stilare un primo bilancio all’Adnkronos è il Sib, il Sindacato Italiano Balneari di Confcommercio. “La maggior parte degli stabilimenti riaprirà per i primi di giugno ma, ad esempio, nell’Alto Adriatico, si è più avanti rispetto ad altri posti; nelle regioni tirreniche partiranno nei prossimi giorni e, al Sud si sta iniziando, ma la parola d’ordine è riaprire in assoluta sicurezza”. E’ quanto afferma Enrico Schiappapietra, vicepresidente Sib e presidente Sib Liguria dove nonostante da una settimana ci sia il permesso di riaprire, molti arenili sono in fase di preparazione, anche perché il turismo ligure è legato a stranieri, piemontesi e lombardi (che non possono ancora spostarsi).

“La gente ha tanta voglia di venire, dopo tanti mesi di clausura c’è tanta voglia di aria aperta anche se in estrema sicurezza e tranquillità, che sono il nostro faro - prosegue - non siamo ancora neanche a un terzo della capienza ma, a pieno regime, dovendo rispettare le nuove regole e le distanze di 10 metri quadrati ad ombrellone arriveremo al 50% rispetto all’anno scorso”. “Noi raccomandiamo a tutti di prenotare, non solo per la certezza del posto ma anche perché come i ristoranti abbiamo l’obbligo della tracciabilità” spiega Schiappapietra, “ovvero per 14 giorni saranno tenuti i nominativi e i telefoni dei clienti”.

Prenotazione che servirà tendenzialmente anche per quelle libere, anche se poi tocca al singolo comune decidere come fare per evitare assembramenti. Ci sono zone dove i sindaci stanno organizzando gli accessi alle spiagge libere e molti di questi hanno difficoltà per le scarse risorse dunque “il sistema balneare organizzato si sta rivelando molto utile, noi stiamo cercando di dare aiuto ma è un problema rilevante - sottolinea Schiappapietra - anche lì ci saranno ingressi limitati con le app come sta avvenendo per gli stabilimenti, direttamente dal cellulare”. Sulla costiera amalfitana, ad esempio, dove gli arenili sono piccoli e stretti, ci si sta orientando verso questa soluzione. A Cetara la spiaggia libera riaprirà e si potrà accedere solo prenotando tramite app, ombrelloni che saranno messi e posizionati dal Comune con una previsione di un limite massimo di ingressi, un contributo di 2 euro per permettere le sanificazioni, il controllo termoscanner agli ingressi.