Senza prenotazione niente spiaggia. Il trend terribile del 2020
Gli stabilimenti perderanno il 50% di spazio. Per quelle libere bisognerà passare per un app. Per i bagnanti si preannuncia un'estate difficile
by HuffPostSenza prenotazione, niente spiaggia. Questo rischia di essere il trend terribile del 2020. Gli stabilimenti privati infatti perderanno il 50% di spazio mentre per andare sulle spiagge libere bisognerà passare per un app. Per i bagnanti si preannuncia quindi un’estate a dir poco difficile.
Le spiagge attrezzate sono quasi tutte pronte per la stagione estiva e molti stabilimenti, nel fine settimana appena trascorso, hanno riaperto. Ma quest’anno la capienza sarà tra il 50 e il 70%, secondo l’ampiezza degli arenili e le scelte imprenditoriali. A stilare un primo bilancio all’Adnkronos è il Sib, il Sindacato Italiano Balneari di Confcommercio. “La maggior parte degli stabilimenti riaprirà per i primi di giugno ma, ad esempio, nell’Alto Adriatico, si è più avanti rispetto ad altri posti; nelle regioni tirreniche partiranno nei prossimi giorni e, al Sud si sta iniziando, ma la parola d’ordine è riaprire in assoluta sicurezza”. E’ quanto afferma Enrico Schiappapietra, vicepresidente Sib e presidente Sib Liguria dove nonostante da una settimana ci sia il permesso di riaprire, molti arenili sono in fase di preparazione, anche perché il turismo ligure è legato a stranieri, piemontesi e lombardi (che non possono ancora spostarsi).
“La gente ha tanta voglia di venire, dopo tanti mesi di clausura c’è tanta voglia di aria aperta anche se in estrema sicurezza e tranquillità, che sono il nostro faro - prosegue - non siamo ancora neanche a un terzo della capienza ma, a pieno regime, dovendo rispettare le nuove regole e le distanze di 10 metri quadrati ad ombrellone arriveremo al 50% rispetto all’anno scorso”. “Noi raccomandiamo a tutti di prenotare, non solo per la certezza del posto ma anche perché come i ristoranti abbiamo l’obbligo della tracciabilità” spiega Schiappapietra, “ovvero per 14 giorni saranno tenuti i nominativi e i telefoni dei clienti”.
Prenotazione che servirà tendenzialmente anche per quelle libere, anche se poi tocca al singolo comune decidere come fare per evitare assembramenti. Ci sono zone dove i sindaci stanno organizzando gli accessi alle spiagge libere e molti di questi hanno difficoltà per le scarse risorse dunque “il sistema balneare organizzato si sta rivelando molto utile, noi stiamo cercando di dare aiuto ma è un problema rilevante - sottolinea Schiappapietra - anche lì ci saranno ingressi limitati con le app come sta avvenendo per gli stabilimenti, direttamente dal cellulare”. Sulla costiera amalfitana, ad esempio, dove gli arenili sono piccoli e stretti, ci si sta orientando verso questa soluzione. A Cetara la spiaggia libera riaprirà e si potrà accedere solo prenotando tramite app, ombrelloni che saranno messi e posizionati dal Comune con una previsione di un limite massimo di ingressi, un contributo di 2 euro per permettere le sanificazioni, il controllo termoscanner agli ingressi.
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