La Pallacanestro Reggiana ha scelto Bucchi: trattative con Buscaglia per l’addio
by Luca MontanariPer la nuova squadra si pensa alla formula 5 italiani più cinque stranieri. Forte investimento tecnico su Diouf
REGGIO EMILIA – Nuova compagine societaria e nuovo general manager: la Pallacanestro Reggiana 2020 riparte da questi punti fermi. Ora sono da mettere nero su bianco gli obiettivi; non è detto che quelli sportivi subiscano un ridimensionamento pari alla restrizione di budget che sembra invece inevitabile. La nuova squadra, che ancora attende il nome del nuovo main sponsor che sostituirà Grissin Bon sulle maglie, verrà costruita dalla coppa Barozzi-Breveglieri. Primo punto sul tavolo la sostituzione della guida tecnica. Maurizio Buscaglia, nonostante un contrato di altri due anni, non solo ha la valigia in mano, ma si può dire che sia sulla banchina in attesa del treno… I tifosi hanno lanciato una raccolta firme online per chiedere al club di confermarlo, ma la nuova società è indirizzata verso una strada differente.
Quando arrivò la scorsa estate Buscaglia infiammò di nuovo la passione di una piazza depressa dalla faticosissima stagione 2018/19. Oggi, ad onor del vero, questo entusiasmo si è parecchio sopito, anche perché l’attesa non è andata di pari passo con i risultati ottenuti. Circolano nomi su nomi, ma in fuga verso la firma c’è un uomo solo, Piero Bucchi, ex Treviso, Milano, Napoli, Brindisi, Pesaro, Caserta e Virtus Roma (il cui futuro è tempestoso a dir poco), con alternative giovani rampanti come Nicola Brienza (ex Cantù, ultima stagione a Trento) e Antimo Martino (silurato dalla Fortitudo Bologna). Non risultano invece percorribili le strade che portano a Meo Sacchetti (visto che Cremona potrebbe rinunciare alla massima serie) e Jasmin Repesa (ai dettagli proprio con la Fortitudo Bologna).
Fronte giocatori. Sotto contratto Poeta e Candi, l’anno prossimo si punta a valorizzare il giovanissimo talento Diouf. Si proverà a trattenere Fontecchio, rendendolo il punto di riferimento della squadra, ma l’ex Olimpia ha parecchi estimatori e non sarà facile rivederlo in maglia biancorossa. Si profila la scelta del 5+5, cinque stranieri e altrettanti italiani, perché senza le coppe europee poi diventa complicato gestire una panchina troppo lunga. Ovvio che però in questo caso il gruppo indigeno non potrà essere composto da troppi giovanissimi (considerando appunto che da questo punto di vista l’investimento tecnico la prossima stagione verrà fatto su Diouf.