PlayStation 5, elogi anche da Carmack: è la connessione tra SSD e GPU che fa la differenza

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Il leggendario John Carmack si accoda Tim Sweeney nel decantare le lodi di Playstation 5: la sinergia tra SSD e chip centrale è il vero punto di svolta della next-gen

PlayStation 5 non solo è in grado di ridurre i tempi di caricamento, ma consente agli sviluppatori di accedere ai dati memorizzati sull'unità di storage in maniera più reattiva con l'introduzione di un controller specifico che mette l'SSD della console in comunicazione diretta con il SoC principale, come abbiamo analizzato qui. Questi presupposti tecnici permetteranno agli sviluppatori di creare mondi di gioco più ampi e di gestire in maniera diversa il bilanciamento tra qualità visiva e performance.

In particolare, la presenza di hardware dedicato alla base dello scambio di dati tra SSD e GPU renderebbe PlayStation 5, ma il ragionamento si può estendere anche a Xbox Series X, più performante, da questo punto di vista, anche rispetto alle più recenti tecnologie esistenti nel campo PC. Secondo Tim Sweeney, il guru di Epic Games che qualche giorno fa ha rivelato Unreal Engine 5, questo trainerà gli sviluppi tecnologici di hardware e motori grafici anche nel contesto PC nei prossimi anni.

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John Carmack, attuale CTO di Oculus e per certi versi "spalla" e "rivale" di Sweeney nel corso di tutta l'evoluzione della grafica per videogiochi, sembra essere d'accordo. Chiamato in causa su Twitter da un appassionato, ha scritto così: "Poter caricare i dati già pronti per la GPU direttamente dall'SSD è un grande punto a favore. L'unico appunto che faccio a Sweeney è su ciò che ha detto riguardo alla possibilità di bypassare il buffer del kernel su PC". Fondamentalmente per Carmack questo passaggio sarebbe ostico perché su PC è il driver della scheda video a determinare il funzionamento del frame buffer.

Con le due console di nuova generazione in arrivo nelle prossime festività natalizie arriveranno anche grandi cambiamenti al modo di sviluppare i videogiochi. Purtroppo l'attuale crisi sanitaria crea delle incertezze sulle tempistiche di debutto delle nuove console, che ancora non sono state presentate in maniera completa e la cui produzione in grandi volumi incontra delle difficoltà.